
di Barbara Berti
Puntualità e niente rincari sui biglietti. E’ quanto chiedono abbonati e utenti occasionali del servizio di trasporto pubblico al nuovo gestore. Da domani Ataf va in pensione e subentrerà il Autolinee Toscane. Chi prende il bus è informato sul passaggio ma ha tanti dubbi su biglietti e abbonamenti. "Viaggiare in pullman sarà ancora più caro? Perché a mio avviso è già sbagliato pagare 1,50 indipendentemente dalle fermate. Io spesso uso l’autobus per andare a fare la spesa, prendo il bus per due fermate, una tratta breve ma cara!" dice Gabriella Bellini, casalinga. "Gli autobus sono sempre pieni, sembra che a bordo non ci sia il Covid" dice con una punta di ironia Maria Certo che al nuovo gestore chiede "un servizio migliore e più controlli".
Secondo la maggioranza degli utenti "l’autobus non passa mai all’orario indicato". Dalla casalinga allo studente passando per il libero professionista, tutti lamentano ritardi, in alcuni casi "cronici" soprattutto negli orari di punta, la mattina e la sera. Un quarto d’ora di ritardo è diventato la normalità "poi ci sono delle volte che passa cinque minuti prima" ed è perso comunque. Se l’orario esatto di passaggio – quello indicato sui cartelli alla fermata – è diventato un mistero, i più giovani sono gli unici in grado di verificare l’esatto minuto di passaggio grazie alla app.
"Controllo sempre l’orario dall’applicazione, adesso per esempio c’è un ritardo di 40 minuti" spiega lo studente Roberto Panizza Bandinelli che si sposta quotidianamente con i mezzi pubblici perché "sono più comodi e inquinano meno dell’auto". Per risolvere, almeno in parte, il problema dei ritardi molti fiorentini sostengono che bisognerebbe incrementare le corse in modo da avere una più ampia offerta soprattutto in orario scolastico quando "capita di dover arrivare a scuola tardi per colpa del bus". Sperando in un servizio migliore, il problema di queste ore è il rinnovo degli abbonamenti.
Tanti abbonati si sono ritrovati in fila in via Alamanni per chiedere informazioni. Il nuovo gestore, per rassicurare gli utenti, fa sapere che "si viaggerà come prima, ma in modo più semplice". "Per ora fare il nuovo abbonamento non è per niente semplice e lo sostiene mia figlia che ha più dimestichezza con internet e le nuove tecnologie" racconta Giovanna Turrucchia alle prese con la registrazione sul sito (www.at-bus.it) dove dovrà creare un proprio profilo, condizione necessaria per poter acquistare l’abbonamento. Per quanto riguarda i biglietti, molti passeggeri lamentano difficoltà nel reperirlo ma Autolinee Toscane fa sapere "nelle prossime ore pubblicheremo l’elenco delle biglietterie e delle rivendite che dal primo novembre venderanno i biglietti".