
Un frame dei disordini prima della gara
Firenze, 18 febbraio 2023 – Dopo una giornata da incubo nella serata di ieri i sei tifosi della Fiorentina posti in stato di fermo a Braga, in Portogallo, sono stati rilasciati e già oggi faranno rientro a Firenze. La vicenda giudiziaria non è però conclusa dopo gli incidenti che si sono verificati nei pressi dell’Estadio Municipal prima della partita di giovedì in Conference League. Seguirà un processo in calendario per la prossima settimana.
Le ultime ore sono state un susseguirsi di notizie sull’asse Italia-Portogallo, con i tifosi della Fiesole che fin dalla notte tra giovedì e venerdì si sono mobilitati in sostegno dei sei fermati.
Il bilancio parla anche di quattro feriti, con le foto che sono rimbalzate all’impazzata da uno smartphone all’altro. Dalle immagini - piuttosto crude - si notano soprattutto le ferite alle gambe causate dai proiettili in gomma sparati dalle forze dell’ordine e che fanno parte della dotazione abituale degli agenti portoghesi in certi tipi di contesti. Anche se nell’occasione i tifosi della Fiorentina giurano che la situazione sia scappata di mano senza apparenti motivi. Riavvolgendo il nastro, gli scontri tra un gruppo di circa 500 tifosi viola in corteo e le forze dell’ordine sono scaturiti quando mancavano circa un paio d’ore al fischio d’inizio. Le immagini riprese da uno smartphone e circolate mostrano alcuni disordini che non sembravano sufficienti per scatenare una reazione così rigida da parte degli agenti. A Firenze i gruppi organizzati si sono subito mossi. Nella notte è stato affisso uno striscione alle cancellate del Franchi ("Liberate i nostri fratelli") firmato 1926, il gruppo più rappresentativo della Fiesole. In mattinata ha preso vita la raccolta fondi, la cui immagine (con riferimenti ed Iban) è stata condivisa sugli account social di quasi tutti i Viola Club. Al di là della liberazione dei sei tifosi arrestati, la raccolta andrà avanti nei prossimi giorni e sarà rilanciata nelle prossime settimane. All’orizzonte si prefigura un processo assolutamente costoso.