
Tira un pugno alla compagna e la strangola. In carcere per violenza domestica un 44enne
Le ha messo le mani addosso e poi al collo, stringendo sempre di più per toglierle il fiato e strangolarla. Poi per fortuna ha desistito. Ma ora dovrà finalmente pagare le violenze perpetrate contro la sua compagna: il 44 enne di Grassina è stato portato a Sollicciano per lesioni aggravate e violenza domestica. La sua vittima è una donna di 40 anni, appunto la sua fidanzata. È stata lei stessa a denunciarlo chiamando i carabinieri dopo esser riuscita a scappare dall’aggressione. Al culmine di un litigio nella casa in cui i due coabitano da circa un anno nella frazione del Comune di Bagno a Ripoli, ha raccontato, l’uomo l’ha picchiata, le ha tirato un pugno in pieno viso e poi ha tentato di strangolarla.
Ma non era la prima volta, ha detto la donna ai carabinieri della stazione di Grassina che hanno fermato l’aggressore: le violenze andavano avanti da tempo. Già più volte nel corso degli ultimi mesi l’uomo aveva avuto atteggiamenti violenti che sono diventati più frequenti nelle ultime settimane. Durante una lite circa un mese fa, la donna aveva anche subito la frattura del quinto metacarpo di una mano. Era impaurita da quell’uomo che sarebbe dovuto essere il suo compagno di vita e di amore e che invece diventava sempre più manesco e pericoloso. Fino all’ultimo episodio avvenuto nella giornata dell’8 aprile. Quelle mani al collo quasi a strozzarla l’hanno convinta a denunciare, dopo essere riuscita a scappare.
Quando i carabinieri di Grassina sono arrivati, l’hanno trovata con visibili arrossamenti sul collo e all’altezza dello zigomo, segno dei maltrattamenti subiti. Il compagno violento è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia Firenze Oltrarno su indicazione della procura: l’uomo è stato portato a Sollicciano, dove attenderà l’udienza di convalida e il processo. La donna invece è stata soccorsa dal 118 e poi portata al vicino ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, con attivazione del protocollo chiamato "codice rosa" per le vittime di violenza.
Manula Plastina