LISA CIARDI
Cronaca

"Tirati fuori dal fango e assistiti dai carabinieri. La nostra notte in caserma"

"Tirati fuori dal fango e assistiti dai carabinieri. La nostra notte in caserma"

"Eravamo in una situazione terribile, trascinati dal fango e dalla corrente. Ci siamo salvati solo grazie ai carabinieri della stazione di Campi Bisenzio, che sono venuti a prenderci". È un racconto che mette i brividi quello di Adriano e Simona, 58 e 53 anni, usciti di casa, giovedì sera, per andare a soccorrere i figli di alcuni amici e, solo per poco, non sono stati travolti dalle acque in piena. "Eravamo a casa – spiega l’uomo – quando, intorno alle 21, siamo stati chiamati da amici che abitano in centro. Lì il Bisenzio stava superando gli argini e invadendo le strade e le autorità avevano già bloccato la circolazione. I nostri amici avevano i figli ai Gigli ed erano molto preoccupati. Hanno chiesto il nostro aiuto per andare a prenderli. Da noi tutto sembrava tranquillo, ci siamo mossi subito". Dato che i ragazzi da recuperare erano sei, la coppia ha preso due auto e si è avviata. "Appena giunti all’incrocio di via Saliscendi – continua Adriano – ci siamo trovati davanti un muro di acqua. Abbiamo provato ad andare avanti, ma la forza del fango era tale da rendere le auto ingovernabili. Sono uscito dall’abitacolo dal finestrino e ho visto la vettura con mia moglie galleggiare nella corrente. Ho raggiunto un muretto, mentre l’acqua mi arrivava sopra al bacino e sentendomi colpire da tronchi e oggetti di ogni tipo". Poi l’uomo ha iniziato a chiedere aiuto a squarciagola. "Sono stato sentito dai carabinieri della caserma – spiega – che hanno acceso le torce e hanno chiesto quanti fossimo. Ho spiegato la situazione e sono subito scesi in strada. Si sono imbracati, hanno creato un cordone per raggiungerci, facendo uscire mia moglie dal finestrino. Era una situazione drammatica, che poteva davvero finire male". Poi le ore passate in caserma, per asciugarsi e riscaldarsi. "Abbiamo affrontato insieme ai carabinieri le ore successive – spiegano i due coniugi -. Ci hanno dato coperte, vestiti, qualcosa di caldo per riprenderci. Poi, alle 4, è arrivato un mezzo anfibio che ci ha portato a casa, non abbiamo avuto grandi danni. Le auto invece sono ancora in strada, dove le abbiamo lasciate. Noi però siamo salvi e non possiamo che essere grati a chi lo ha permesso".