REDAZIONE FIRENZE

Tolleranza zero dal 25 febbraio. Check in soltanto in presenza: "Problemi di sicurezza e decoro"

I dati degli ospiti andranno comunicati alla questura entro un giorno .

Una delle tante keybox disseminate nel centro e nella periferia della città

Una delle tante keybox disseminate nel centro e nella periferia della città

I controlli degli agenti della polizia municipale arriveranno a breve, questione di pochi giorni ormai. Ma il divieto delle keybox in città è già pienamente in vigore. L’immediata eseguibilità della delibera approvata in consiglio comunale lo scorso 10 febbraio ha già stabilito lo stop totale alle microcassette che consentono il self check in per l’accesso a strutture ricettive come b&b. Ma i controlli ufficiali scatteranno a partire dal prossimo martedì 25 febbraio. Fa fede la pubblicazione della delibera in albo pretorio.

Palazzo Vecchio, infatti, precisa che "al fine di garantire il massimo della visibilità e della conoscibilità riguardo ai contenuti della delibera che impone il divieto di keybox, considererà il limite dei dieci giorni fissato per l’inizio dei controlli da parte della polizia municipale (e per le conseguenti sanzioni e rimozioni forzate nei casi di inadempienza) a partire dalla pubblicazione dell’atto all’albo pretorio dell’ente, avvenuta sabato 15 febbraio 2025. I controlli avverranno quindi dal prossimo martedì 25 febbraio".

La municipale, in questo senso, si sta già attrezzando. Con la messa in campo di una squadra di dieci agenti del nucleo amministrativo che dal centro storico andranno a caccia delle keybox. "I controlli sono già in atto e abbiamo una mappa su dove siano dislocate le microcassette - ha spiegato a La Nazione il comandante del corpo Francesco Passaretti -. Avvieremo vere e proprie indagini in modo da poter capire se si tratti di b&b abusivi, se la tassa di soggiorno viene regolarmente versata o meno, se i proprietari siano in possesso dei Cin. Ed anche se nell’abitazione siano stati eseguiti lavori non autorizzati".

La fase di transizione per l’adeguamento dei proprietari alla nuova modifica del Regolamento di polizia urbana introdotta dalla giunta Funaro con l’approvazione della delibera 99 è quindi agli sgoccioli, Soltanto quattro giorni. D’altronde, la circolare del Viminale parla chiaro: le keybox eludono il reale accertamento dell’identità dei turisti in soggiorno. Il regolamento chiarisce che per esigenze di sicurezza pubblica "è sempre vietato l’uso delle key box, tastiere a codice numerico e alfanumerico o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici, atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano posizionati.

Per la tutela del decoro pubblico, inoltre, microcassette sono vietate quando "prospettano su aree e strade pubbliche". Resta consentita però l’installazione di massimo un tastierino a codice numerico e alfanumerico per edificio su pubblica strada, a condizione che l’installazione e la gestione dei codici di accesso siano stati autorizzati dal condominio. Coloro che fanno uso degli strumenti vietati dalla delibera avranno tempo fino al 25 febbraio per adeguarsi. Come? Con la rimozione. Nei casi di accertata inottemperanza o di nuova installazione, la Polizia Municipale provvederà al ripristino dello stato dei luoghi e quindi alla loro materiale rimozione. Altrimenti, per i recidivi, scatta il palazzo: 400euro di sanzione. Come inquadramento giuridico, la delibera della giunta Funaro è ancorata all’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Che prevede sia per i gestori professionali che per coloro che svolgono attività ricettive con carattere saltuario, l’obbligo di registrazione degli alloggiati che devono essere muniti di documento di identità, e l’inoltro dei dati alla Questura nelle 24 ore successive dalla data di primo ingresso. Fra.Ing.