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Tonnellate di rifiuti. Strade da ripulire: "Piano straordinario ma raccolta difficile"

In tutta la provincia spazzattura alluvionata all’esterno di case e aziende. Alia avverte: "Vetro e ingombranti, possibili disagi per settimane".

Montagne di rifiuti, da Sesto al Mugello. Uno scenario già visto nel novembre 2023 che Alia si trova ad affrontare di nuovo. Tonnellate di spazzatura da eliminare, lungo le strade e non solo. Qual è il piano? Come si procederà? In quali tempi? Lo spiega Alessandro Canovai, direttore Area Ambiente di Alia Multiutility mentre le previsioni parlano, dal fine settimana, di altri giorni difficili.

In tutta l’area metropolitana di Firenze si stanno creando in strada ‘discariche’ di materiali alluvionati, come già era accaduto nel 2023. Come intende procedere Alia?

"La gestione dei rifiuti alluvionati è un compito complesso e l’impegno è significativo. Stiamo mettendo in campo esperienza, risorse e una strategia operativa già collaudata. L’emergenza coinvolge 25 comuni nelle province di Firenze, Prato e Pistoia e, secondo le prime stime, probabilmente calcolate per eccesso, ha interessato circa 35.000 abitanti, con danni di varia entità. Per garantire un intervento efficace, stiamo concentrando la raccolta dei rifiuti alluvionati nelle zone più colpite, impiegando anche autocarri con ragno e mezzi dei nostri appaltatori".

Dove finiranno i rifiuti?

"Tutto il materiale raccolto, ad eccezione dei rifiuti pericolosi, elettrici ed elettronici, sarà trasportato alla discarica di Case Passerini o negli impianti del Ferrale e di via Paronese a Prato per il pretrattamento e la triturazione. L’alluvione del 2023 ha rappresentato un banco di prova durissimo: quella esperienza ci ha permesso però di affinare le strategie operative e migliorare la capacità di risposta".

È già possibile fare una stima della quantità di rifiuti da raccogliere e dei tempi?

"Al momento sono ancora in corso valutazioni sui quantitativi di rifiuti che dovremo gestire. Sebbene stavolta l’intensità sia stata inferiore rispetto all’alluvione del novembre 2023, è un evento più frammentato su più Comuni e questo rende le operazioni piuttosto complesse. Il tempo necessario dipenderà dall’accessibilità delle aree, ma siamo impegnati a concludere le operazioni prima possibile".

Sono in corso da parte di Alia dei monitoraggi per evitare il fenomeno dei ‘furbetti’ che scaricano in strada di tutto, come accadde nel 2023?

"Siamo consapevoli del rischio di conferimenti impropri di rifiuti anche non alluvionati e intendiamo attuare controlli mirati per contrastare eventuali abusi. Gli ispettori ambientali e le squadre operative monitorano le aree colpite. Inoltre, collaboriamo con le amministrazioni locali per individuare eventuali comportamenti scorretti e, se necessario, segnalare irregolarità alle autorità competenti".

Qual è al momento la zona che preoccupa di più?

"Mugello, Rufina ed Empoli risultano tra le aree più colpite. A Empoli sarà strutturata un’area dedicata al trasbordo dei rifiuti in discarica, secondo un’ordinanza comunale. A Rufina e Dicomano si sono già formate spontaneamente alcune aree di accumulo. Altri Comuni stanno valutando soluzioni simili. Per permettere la gestione dell’emergenza, alcuni servizi ordinari come la raccolta del vetro, degli ingombranti o dei rifiuti abbandonati, nelle zone non alluvionate, potrebbero subire rallentamenti per circa due o tre settimane. Abbiamo condiviso tutto con Ato, che ha dato il proprio assenso".

Ci saranno conseguenze sulle bollette delle utenze? Chi coprirà i costi del servizio?

"L’obiettivo di Alia è quello di garantire che i costi straordinari per la gestione dell’emergenza non ricadano sulle bollette dei cittadini. Per questo, la copertura finanziaria sarà oggetto di confronto con gli enti competenti, Regione e Ato, per individuare le migliori soluzioni. Come già accaduto in situazioni simili, si lavorerà perché le spese straordinarie vengano sostenute attraverso fondi pubblici o misure specifiche di sostegno alle comunità colpite".

Leonardo Biagiotti