OLGA MUGNAINI
Cronaca

’Tootsie’, cult in musica al Verdi: "Nei panni delle donne per capirle"

Paolo Conticini nel ruolo che nel film di Pollack fu di Dustin Hoffman. Con lui sul palco Enzo Iacchetti "La difficoltà? Trovare la misura giusta per non essere ridicolo e trasformare la parte in una baracconata".

Enzo Iacchetti e Paolo Conticini sono i protagonisti di ’. Tootsie’

Enzo Iacchetti e Paolo Conticini sono i protagonisti di ’. Tootsie’

Come nel film di grandissimo successo diretto nel 1982 da Sydney Pollack, anche il ’Tootsie’ versione musical con la regia e adattamento di Massimo Romeo Piparo, è un inno alle donne, uno spettacolo al femminile, anche quando a parlarne sono gli uomini. ’Tootsie’ arriva al teatro Verdi, da venerdì a domenica (ore 20,45 e domenica ore 16,45), uniche date in Toscana, dopo un tour che da novembre scorso ha divertito da un capo all’altro d’Italia. Merito anche di una coppia inedita ma felicemente assortita, quale quella con Paolo Conticini, nel ruolo che al cinema fu Dustin Hoffman, ed Enzo Iacchetti. La storia, come nel film, è quella di Michael Dorsey (Conticini), un bravo attore ma avvilito e disoccupato, che riesce a ottenere una parte in una serie tv travestito da donna con il nome di Dorothy Michaels. Ed è un trionfo. Anche se, come mantenere sempre le sembianze da donna?

Paolo Conticini, com’è il vostro ’Tootsie’?

"È uno spettacolo molto divertente, ma contiene anche messaggi belli, ripresi dal film di Sydney Pollack. Si racconta una storia dal punto di vista femminile, esponendo i problemi delle donne nello show business, in maniera leggera ma con argomentazioni e frasi molto profonde. Sono contento di portare questo messaggio perché, anche se dal 1982 a oggi di passi ne sono stati fatti tanti, credo che non sia ancora abbastanza".

Come si è sentito nei panni di Dorothy?

"La difficoltà maggiore è stata trovare la misura giusta per non essere ridicolo e trasformare il ruolo in una baracconata. Il mio fisico non è che mi aiuta tanto in questa versione, con parrucca, tettone e i tacchi. Però, alla fine, ho trovato una credibilità sia nei movimenti sia nella vocalità, nelle canzoni e nel parlato".

E del compagno Iacchetti cosa dice?

"Molto divertente. Non ci avevo mai lavorato insieme ed è stato proprio una rivelazione anche come persona. Ho scoperto che abbiamo una grande affinità, con un senso dell’umorismo molto simile. E il pubblico se ne accorge".

Lo spettacolo si conclude con una celebre frase del film.

"Sì. Io su una panchina, ormai svelato dal travestimento, mi dichiaro alla donna che amo, dicendole: ’Sono stato un uomo migliore con te, da donna... di quanto non lo sia stato con le altre donne... da uomo. Devo solo imparare a farlo... senza la gonna!’".

E lei cosa ha imparato da questo personaggio?

"Una sensibilità più profonda che solo le donne hanno. Dopo che è finito lo spettacolo dico sempre una cosa al pubblico: bisognerebbe metterci molto più spesso nei panni delle donne per essere uomini migliori. La loro vita è molto più complessa, forse perché l’uomo è più superficiale, o almeno viaggia più in superficie. La donna è più profonda e quindi affronta le cose in maniera diversa. Credo che mantenere una parte enigmatica alla fine sia anche la loro forza, perché le rende così affascinanti".

Dopo ’Tootsie’ che cosa ha in cantiere?

"C’è la nuova stagione di ’Cash or Trash’, un fiore all’occhiello del canale Nove. È un grande successo perché coinvolge tutti, bambini e anziani. Del resto tutti abbiamo in casa un oggetto di cui ci domandiamo quanto valga. Ma non solo: è uno show con tanti riferimenti culturali, da cui si impara sempre qualcosa, perché ogni oggetto ha una sua storia da raccontare".