Topi all’asilo Mamme in rivolta: "Bimbi tra escrementi e sporcizia"

La rabbia dei genitori della scuola Collodi a San Piero a Ponti: "Nessuna comunicazione, allucinante"

Topi all’asilo Mamme in rivolta: "Bimbi tra escrementi e sporcizia"

Topi all’asilo Mamme in rivolta: "Bimbi tra escrementi e sporcizia"

Non accennano a placarsi le polemiche sulla presenza di topi all’interno della scuola dell’infanzia Collodi che, insieme alla primaria Don Milani, ha sede in via Dino Campana a San Piero a Ponti come plesso dell’Istituto comprensivo La Pira. Entrambe nel territorio comunale di Signa ma, dal punto di vista scolastico, sotto l’egida del Comune di Campi. Ad alzare la voce, infatti, sono un gruppo di mamme che parlano senza mezze misure di "situazione allucinante". E poi entrano nel merito della questione: "Ieri mattina le custodi hanno aperto in ritardo per un’"emergenza" e, intorno alle 8.15, hanno fatto entrare i bambini nelle relative classi senza dare ulteriori spiegazioni. Dopo un quarto d’ora, però, le insegnanti hanno consigliato alle rappresentanti di far uscire i bambini da scuola per la presenza di escrementi di topi".

Una situazione che i genitori hanno subito segnalato all’Ufficio ambiente del Comune che, nel corso della giornata, d’intesa con Alia, ha provveduto a far partire il piano di derattizzazione con le trappole. "Dopo quanto successo non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale dalla scuola, se non quella di alcune insegnanti che ci hanno riferito che all’interno dell’istituto da giorni sarebbero stati a conoscenza della situazione ma non avrebbero ritenuto opportuno interrompere le lezioni. Da quanto ci risulta, invece, sono stati rinvenuti anche dei topi morti, escrementi e segni evidenti del passaggio dei roditori che avrebbero mangiato anche del cibo". In base alle informazioni raccolte, tuttavia, non si tratterebbe di una infestazione ed entrambe le scuole, poi, ieri non sono state chiuse: "In tre anni – racconta una delle mamme – è la prima volta che succede una cosa del genere e speriamo vivamente che non si ripeta più".

Pier Francesco Nesti