REDAZIONE FIRENZE

Addio a Latini, ambasciatore della tradizione fiorentina. Chi era Torello, il ristoratore amato da tutti

Aveva 73 anni. La sua antica fiaschetteria, rinomata per la bistecca, era nelle guide di tutto il mondo e meta di tanti fiorentini e turisti

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Torello Latini nel suo ristorante (New Press Photo)

Firenze, 24 novembre 2024 – Ristorazione fiorentina in lutto per la morte, all'età di 73 anni, di Torello Latini, storico patron dell'omonima trattoria di via de' Palchetti, nel centro storico. Molto conosciuto in città, la sua antica fiaschetteria Il Latini, rinomata per la bistecca, era nelle guide di tutto il mondo e meta di tanti fiorentini e turisti. Tra i suoi ospiti Torello Latini ha annoverato negli anni numerosi vip e anche l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. 

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Era figlio d'arte: la fiaschetteria fu fondata, infatti, nel 1914 dal babbo, Narciso Latini, che poi l'ha gestita assieme alla moglie cuoca Maria. Anche il fratello di Torello, Giovanni (scomparso nel 2022), era ristoratore.

Le accoglienti sale del palazzo Rucellai, dove pendono dai soffitti decine di grandi e ottimi prosciutti, sono state il regno incontrastato di Torello Latini, dove la cucina fiorentina viene proposta in dosi copiose e con sapori decisi, come si usava un tempo. In questo ristorante la tradizione del convivio è rimasta sempre ben viva. Ogni anno viene organizzato il premio "Amici del Latini" nato nel 1982, che ha visto tra i vincitori nomi illustri della letteratura e del giornalismo.

Dal 'Latini', per assaporare la magistrale bistecca alla fiorentina alla brace di Torello si sono sedute a tavola personalità dello spessore di Indro Montanelli, Giovanni Spadolini, Leonardo Sciascia, Mario Soldati, Carlo Bo, Mario Luzi, Claudio Magris, Sergio Romano, Giovanni Sartori, Lamberto Dini, tra gli altri. Nel menù solo piatti fiorentini e toscani doc come salumi (prosciutto, finocchiona, salame), zuppa di fagioli con grano farro, ribollita, pappa al pomodoro, penne strascicate, arista al forno, fritto misto di verdure, gran pezzo alla toscana, trippa alla fiorentina e cantucci e vinsanto.

Il cordoglio 

"L'enogastronomia fiorentina e non solo perde uno dei suoi interpreti più illustri - commenta la vicepresidente della Toscana ed assessora all'agricoltura ed agroalimentare Stefania Saccardi -. Una figura che ha segnato la storia di Firenze, non solo dal punto di vista enogastronomico. Torello ha infatti dato un grande contributo anche dal punto di vista culturale, con i suoi libri e col premio 'Amici del Latini', nato nel 1982 e che ha visto la partecipazione di importanti personalità del giornalismo, della cultura e della politica".

"Perdo un amico - conclude Saccardi -, una persona sensibile e generosa con cui ho collaborato per anni quando mi occupavo di politiche sociali. Non ha mai rifiutato un pasto a nessuno, e grazie a lui tante persone in difficoltà hanno pranzato insieme a tutti gli altri. La cosa speciale di Torello era che non voleva che si dicesse. Il mio abbraccio va a Sonia ed Emilia, nella certezza che Torello resterà nel cuore di tanti fiorentini, compreso il mio". I funerali si svolgeranno martedì alle 10 nella chiesa di Santa Trinita a Firenze.

"Ricordo con affetto e gratitudine Torello Latini e la sua passione per Firenze e per i fiorentini. Un abbraccio ai suoi cari", ha detto Matteo Renzi.

"Con Torello Latini perdiamo non solo un ristoratore capace e appassionato, ambasciatore della tradizione gastronomica fiorentina, ma anche un amico e un imprenditore generoso, e sempre attento alle persone più in difficoltà. Negli anni in cui sono stata assessore al welfare ho potuto conoscere da vicino il suo grande cuore, in molte occasioni ha organizzato pranzi per i cittadini più fragili a cui abbiamo partecipato con le persone ospitate nelle strutture di accoglienza, altre volte assieme a Caritas sempre per le persone meno fortunate, permettendo a tutti così di assaggiare i piatti della sua cucina". Così la sindaca di Firenze Sara Funaro esprime il suo cordoglio per la scomparsa del ristoratore Torello Latini. "Alla moglie Sonia, alla figlia Emilia e a tutti i suoi familiari e amici va il mio più sentito cordoglio e quello di tutta la comunità fiorentina - aggiunge -. Torello resterà nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e nella memoria di una Firenze che continua a essere aperta, inclusiva e solidale anche grazie a persone come lui".