di Olga Mugnaini
"Il più ricco, il più magnifico et il più onorato giardino d’Europa". Giorgio Vasari descrive così quel capolavoro di fiori, piante, fontane e giochi d’acqua, sculture e piccole architetture che circonda la Villa medicea di Castello. Un luogo di meraviglia, riconosciuto come prototipo del giardino cinquecentesco all’italiana, che non a caso fa parte del sito Unesco con tutte le ville e i giardini medicei della Toscana.
Particolarità di questo ambiente, che il Granduca Cosimo I pare abbia voluto in omaggio alla consorte Eleonora da Toledo, è la Grotta degli animali, dove fra getti e zampilli “abita“ ogni sorta di bestiola del cielo, del mare e della terra. Da tempo però il giardino ha bisogno di restauri. Specialmente la grotta, che di fatto prende vita solo se alimentata dall’acqua.
Ed è anche in virtù di questa affinità di settore, che arriva Publiacqua Spa, a finanziare con 300 mila euro il progetto Art bonus della Direzione regionale musei della Toscana, con la consulenza scientifica del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
La Grotta è da tempo interessata da ingenti restauri, al termine dei quali, dopo oltre due secoli, l’acqua tornerà a zampillare da oltre cento punti di caduta posti nella volta al di sopra delle vasche, azionando il complesso sistema di giochi d’acqua e sonorità, che ha incantato i visitatori fin dal XVI secolo.
La Grotta degli animali o del Diluvio, che si trova al termine del viale principale, fu progettata dal Tribolo intorno al 1540. All’interno, oltre alla fontana con l’unicorno, spiccano specie esotiche e animali all’epoca ritenuti rari come la giraffa, chiamata in origine “cameleopardo” perché riuniva caratteristiche del cammello e del leopardo. A Firenze il primo esemplare vivente fu donato a Lorenzo il Magnifico dal sultano d’Egitto. È presente anche un rinoceronte grigio dal doppio corno, un leopardo stilizzato e una scimmia, un dromedario e un elefante. Al termine dei lavori sarà interamente recuperato l’effetto sorprendente, da tableau vivant, di un serraglio che sembra animarsi nel momento in cui le pietre di colori differenti, che imitano la pelle degli animali, si bagnano con gli zampilli di pavimento e volte.
"Prosegue il nostro impegno attraverso l’Art Bonus - ha detto Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua –. Nel 2021 abbiamo erogato 1 milione, di cui 800 per il progetto ‘la città nascosta’ in cui rientra anche la donazione per il restauro della Grotta degli animali".
Sabato 2 e 9 aprile, dalle 10 alle 13, visite guidate straordinarie a cura di Marco Mozzo e Giulia Coco, direttore e curatrice del Giardino di Castello. Per partecipare alle visite, prenotazione a [email protected]
Inoltre prevista l’apertura straordinaria gratuita del Giardino il 18 aprile, lunedì di Pasquetta, e il 25 aprile.