La Toscana si conferma una delle regioni europee più attrattive per gli investimenti internazionali, con 26 indicatori in miglioramento su 35. Sono i dati del rapporto dell’Università di Milano Bicocca e della ricerca dell’Osservatorio imprese estere (Oie), presentati all’incontro annuale di "Invest in Tuscany", l’ufficio della Regione che lavora sul tema. Secondo le ricerche, in Toscana si contano 1.391 imprese a partecipazione estera (il 4,4% del totale nazionale) con 90.175 addetti, pari al 7,7% degli occupati della regione.
Queste realtà hanno un impatto economico pari al 15,5% del valore aggiunto prodotto dalle imprese del territorio, percentuale che sale al 20,9% nel manifatturiero. Entrando nel dettaglio, il 25% delle società a capitale estero presenti in Toscana è costituito da realtà di medio-grandi dimensioni (più di 50 addetti e oltre 10 milioni di fatturato l’anno). Il 37% è localizzato in provincia di Firenze; seguono Lucca, Siena e Pisa (circa il 10% ciascuna). Il 60% opera nei servizi e il 20% nel manifatturiero. I primi 10 paesi investitori provengono dall’Unione europea, ad eccezione degli Stati Uniti che guidano la classifica con 170 imprese controllate e la Cina con 34. Tra gli investimenti di rilievo del 2024 si segnalano: STMicroelectronics, Jimmy Choo, AtlasInvest, Fincantieri, Vection Technologies, Baker Hughes, Solvay, Biomérieux.
Secondo il rapporto 2024 di fDi Intelligence del Financial Times, la Toscana è quarta nelle "Mid-sized European Regions of the Future" per la strategia di attrazione degli investimenti diretti esteri, dopo Irlanda del Nord (Regno Unito), Brabante (Paesi Bassi) e Greater Zürich Area (Svizzera). In base al rapporto 2025 della "Community Toscana" di Teha Group, ne primi nove mesi del 2024, l’export toscano è cresciuto del +11,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 46 miliardi di euro, grazie soprattutto a farmaceutica e gioielleria. La Regione è poi quarta in Italia per incidenza della produzione da fonti energetiche rinnovabili (al netto della componente idroelettrica): 92,7% contro una media nazionale del 65,2% nel 2023. Occorre invece migliorare su start-up innovative, export di prodotti high-tech ed e-commerce. A questo punta anche il bando da 10 milioni di euro varato dalla Regione nell’ambito del Programma Fesr 21-27.
"Col bando – ha detto il presidente Eugenio Giani – intendiamo finanziare, anche con risorse europee, uno strumento per le imprese estere in qualità di capofila di intere filiere territoriali". L’avviso, a cura di "Invest in Tuscany", ha già registrato 15 domande e resterà aperto fino a esaurimento risorse. "Nonostante la generale stagnazione - ha detto l’assessore all’economia Leonardo Marras - la Toscana resta una regione dinamica, sostenuta da turismo, export e altri settori strategici. C’è una buona capacità di attrarre investimenti dall’estero, ma occorre fare una riflessione sul ruolo delle istituzioni rispetto alle politiche industriali".