Firenze, 1 febbraio 2025 - Saranno 12.000 gli studenti coinvolti nell'iniziativa 'Giovanisicuri' promossa da Regione Toscana e Giovanisì, che ha l'obiettivo di fornire loro attraverso corsi di primo soccorso gli strumenti necessari per intervenire in situazioni di emergenza.
Espansione del progetto Giovanisicuri
Il progetto, ampliato da 20 a 60 istituti scolastici coinvolti, è stato presentato oggi all'Iis Calamandrei di Sesto Fiorentino (Firenze), con il presidente della Regione Eugenio Giani e i rappresentanti delle associazioni di volontariato toscano. I partecipanti avranno l'opportunità di imparare le tecniche di rianimazione e l'uso del defibrillatore.
- A ragazze e ragazzi maggiorenni verranno i offerti gratuitamente corsi Blsd (supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce).
- I corsi sono realizzati in collaborazione con la Federazione regionale delle Misericordie, Anpas, Croce Rossa e Cesvot.
- Sono svolti da formatori esperti e al termine rilasceranno un attestato della Regione Toscana valido ai fini di legge.
"L'idea di questi corsi", ha affermato Giani, "nata all'interno di Giovanisì, il nostro progetto per l'autonomia dei giovani, è semplice ma allo stesso tempo straordinaria, perché porta nelle scuole, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, delle competenze che serviranno ai nostri ragazzi e ragazze per la vita."
Gesti ispiratori da parte dei giovani
Di ispirazione è stato nei mesi scorsi il gesto di Niccolò Ricci, il 15enne che all'istituto 'Zaccagna-Galilei' di Carrara ha salvato la vita di una bidella che rischiava il soffocamento grazie all'esecuzione della manovra di Heimlich. "Niccolò era stato ospite nell'ultima edizione del Next Generation Fest", ha ricordato Giani, "dove avevamo annunciato l'avvio dei corsi. Oggi sono lieto di poter dire che stiamo mantenendo quella promessa."
Ma nel luglio del 2023 ad Arezzo ci fu il salvataggio di un uomo colto da infarto mentre partecipava a un ritrovo parrocchiale: fu soccorso da tre adolescenti che seppero usare un defibrillatore - strumento che era presente - in attesa che arrivassero i sanitari del 118. In particolare, il ragazzo che materialmente adoperò il defibrillatore ha poi raccontato che aveva imparato a usarlo durante un corso di primo soccorso nella sua scuola superiore.