Sono diecimila i pastori sardi che negli anni Sessanta, con le loro greggi imbarcate sui traghetti, hanno varcato il mare per sbarcare in continente ed iniziare una nuova vita nelle campagne toscane, dove la loro presenza ha dato vitalità all’attività casearia. Proprio il ricordo di questa speciale "transumanza" è stato al centro dell’iniziativa che per due giorni ha portato tra Firenze e Arezzo i sapori dell’enogastronomia sarda, su idea di Confcommercio Fipe Sardegna con la collaborazione di Confcommercio Toscana e il sostegno della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano. La cucina è diventata quindi la chiave per rinsaldare i rapporti tra le due regioni, prima con il gemellaggio ai fornelli tra dieci chef sardi in nove ristoranti di Firenze e Arezzo, poi con il convegno che si è svolto nella sede della Regione Toscana.
I lavori, moderati dal direttore generale di Confcommercio Sud Sardegna, Giuseppe Scura, si sono aperti con i saluti istituzionali del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e di Marzia Cilloccu, dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale sardo al turismo, artigianato e commercio e del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. Il sistema delle Camere di Commercio è stato rappresentato da Massimo Guasconi, presidente Unioncamere Toscana, Massimo Manetti e Giuseppe Salvini, presidente e segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Nando Faedda e Cristiano Erriu, rispettivamente vicepresidente e segretario generale della Camera di Commercio Cagliari-Oristano. A seguire, è stato proiettato il trailer del documentario ‘Transumanze’, realizzato da Andrea Mura.
"Il cibo è una forma di linguaggio che da sempre mette in connessione i popoli – sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano – ed ecco perché abbiamo accolto l’idea di questo gemellaggio che celebra la tradizione della transumanza, non solo come percorso fisico, ma come viaggio culturale che unisce la Sardegna e la Toscana".
"Nella transumanza noi sardi abbiamo portato il nostro lavoro, il nostro know how ma anche le nostre tradizioni e oggi da sardi, da imprenditori, siamo emotivamente coinvolti in questo ripercorrere le origini", dice il presidente di Fipe Sardegna Frongia.
Per Faedda, vicepresidente della Camera di commercio di Cagliari-Oristano, "questo è solo l’inizio di un lungo percorso, sono certo che questo progetto lascerà un segno indelebile, ispirando nuove iniziative e rafforzando i legami tra la Sardegna e la Toscana". Sulla stessa linea anche il segretario generale della Camera di Commercio, Erriu, che ha ricordato come la Toscana sia stata per molti anni luogo di emigrazione per molti sardi. "Questo gemellaggio è una promessa: quella di continuare a lavorare insieme, di crescere insieme, di fare rete e di guardare al futuro con l’orgoglio di chi sa che il buon cibo è un ponte che unisce culture, popoli, terre e cuori". Il Gambero Rosso con il giornalista Giuseppe Carrus ha illustrato i legami tra i saperi e i sapori valorizzando le paste tipiche della Sardegna, a partire da lorighitas e fregola.
Rossella Conte