Toscana, la regione leader del biologico

Il ritorno a Firenze di BuyFood, vetrina del gusto toscano, con 65 produttori Dop, Igp e biologici. Focus sul successo del biologico in Toscana.

Toscana, la regione leader del biologico

La presentazione della rassegna ieri in Regione

Torna a Firenze la vetrina internazionale del gusto "made in Tuscany". L’appuntamento è mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, al Palazzo degli Affari del capoluogo toscano, con l’incontro tra 65 produttori certificati Dop, Igp, Agriqualità, Biologico e con Prodotto di Montagna e Pat. Presenti all’evento anche 39 buyer stranieri provenienti da 19 Paesi del mondo, con l’obiettivo di stringere nuovi accordi commerciali o consolidare quelli esistenti. La manifestazione vedrà, giovedì, anche la consueta tavola rotonda dedicata alla stampa di settore nella quale verranno presentati focus, scenari e trend con tutti i numeri del comparto del food toscano di qualità.

"Siamo una regione leader nella produzione del biologico – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - il che sta a significare uno stile di vita fondato sul benessere e sulla qualità".

"Confidiamo che, come è successo nelle precedenti edizioni, anche stavolta BuyFood porti importanti benefici alle nostre imprese – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi – perché poi questa è la finalità: riuscire a mettere in contatto le aziende con coloro che possono promuovere i nostri prodotti nel mondo. In effetti gran parte dei contatti si sono trasformati in contratti ed è questa la mission di BuyFood".

Secondo i dati della ricerca Ismea presentati ieri, la Toscana si conferma sempre più la terra del biologico. Sale infatti al 37,5% la superficie coltivata con certificazione bio nel 2023, un valore molto superiore rispetto alla media italiana (19,8%), e ampiamente sopra la soglia europadel 25%. Un primato che si accompagna a un altro valore di vertice, relativo al peso delle imprese certificate bio rispetto alle aziende agricole totali, che in Toscana è quasi il doppio se confrontato al dato nazionale: il 13,3% rispetto al 7,4%. In aumento anche i produttori del settore, che crescono dell’8,7%, contro il +1,9% della media italiana, per un totale di aziende che sfiora le 7mila unità.

Lisa Ciardi