
Dal primo dicembre, la quota per il test Nipt in Toscana scende a 100 euro, favorendo le donne in gravidanza.
Buone notizie per le donne toscane in gravidanza: si riduce la quota di compartecipazione economica al test Nipt, conosciuto anche come test del Dna fetale, che dal primo dicembre è passata da 200 a 100 euro.
"E’ una novità significativa – commenta il governatore toscano Eugenio Giani – Il Nipt è un esame che nel resto d’Italia viene offerto prevalentemente in forma privatistica e con costi elevati, dai 500 agli 800 euro, in Toscana, invece, viene offerto dal sistema sanitario pubblico, in alcune circostanze anche gratuitamente".
"A seguito di una nuova procedura di gara che ha prodotto un risparmio – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – abbiamo potuto abbassare la quota di compartecipazione a vantaggio delle gestanti, diminuendo la spesa a loro carico. Una scelta che mette al centro le donne, i bambini e senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale".
La Toscana è stata la prima regione in Italia ad aver inserito il test genetico Nipt nel percorso nascita, cinque anni fa. Il Nipt, acronimo inglese di Test prenatale non invasivo (basta un prelievo di sangue), è un esame innovativo senza rischi per la madre e il feto. Può essere svolto dalla decima settimana di gravidanza e permette di rilevare eventuali anomalie cromosomiche e di definire il rischio di aneuploidie cromosomiche del feto. Ha un’elevata sensibilità e, in particolare, contribuisce a ridurre il ricorso inappropriato alla diagnosi prenatale invasiva che crea pressioni emotive e fisiche sulle donne in gravidanza.