Toscana, 22 giugno 2015 - Stand della Regione Toscana a Vinexpo di Bordeaux contestato dal fotografo Oliviero Toscani che lo definisce, in una lettera inviata al presidente Enrico Rossi, caratterizzato da una «qualità dell'architettura, del design e della grafica così bassa, che se l'avessi vista prima di partire non avrei partecipato». «Egregio Presidente, caro Enrico - scrive Toscani - ho partecipato con altri colleghi viticoltori dell'Associazione Grandi Cru Della Costa Toscana, marchio che, come sai, cresce di prestigio internazionale, al Vinexpo di Bordeaux, in Francia, nello stand di Tuscany Wines. Non ho avuto dubbi nell'adesione con la mia azienda, data l'importanza della manifestazione, ma forse mi sarebbe dovuto venire in mente Voltaire, quando diceva 'il dubbio è scomodo, ma la certezza è ridicola' e indagare meglio».
«A Bordeaux - aggiunge il celebre fotografo - ho avuto la conferma di ciò che in altre manifestazioni avevo già potuto constatare, ovvero quanto in termini estetici siano scarsi gli stand della Toscana. Non credi anche tu che in giro per il mondo la nostra Regione meriti l'immagine e il fascino all'altezza del suo nome e della sua storia? Non riesco a capire perché, la madre del Rinascimento, la terra dei grandi artisti, architetti, scultori e pittori, non sia in grado di progettare uno spazio degno della reputazione che ha a livello mondiale. Cosa è successo? Il buon gusto, la creatività e il senso estetico, li abbiamo consumati tutti nei secoli scorsi? Non credo alla scusa della crisi - prosegue Toscani che spiega di aver voluto rendere pubblica la lettera per aprire una discussione sul tema -, della mancanza di denaro, perché progettare qualcosa di più interessante, intelligente e quindi bello, non costa un centesimo in più di ciò che purtroppo abbiamo dovuto pagare e subire. La sciatteria, la mancanza di gusto e di cura del dettaglio, la goffaggine stilistica e l'approssimazione estetica, sono invece elementi che ci fanno pagare un prezzo altissimo agli occhi del mondo. La Regione Toscana dovrebbe rendersi conto che una fiera internazionale del vino, come Vinexpo di Bordeaux, è un punto di comunicazione importantissimo e cruciale».