REDAZIONE FIRENZE

Totem e sensori contabici, la mappa. Le ciclabili non avranno più segreti

In arrivo 25 dispositivi laser per misurare il traffico. L’assessore Giorgio: "Smentiamo chi dice che non sono usate" .

In arrivo 25 dispositivi laser per misurare il traffico. L’assessore Giorgio: "Smentiamo chi dice che non sono usate" .

In arrivo 25 dispositivi laser per misurare il traffico. L’assessore Giorgio: "Smentiamo chi dice che non sono usate" .

Sapranno distinguere fra monopattini, bici e pedoni. E rilevare il transito in tempo reale di ciascuno in entrambe le direzioni, tutto grazie alla tecnologia laser. È l’identikit dei nuovi sensori contabici che Palazzo Vecchio installerà nei prossimi mesi in 25 punti strategici disseminati lungo gli oltre 84 chilometri di rete ciclabile urbana. L’obiettivo: capire quante due ruote bazzicano le nostre piste ciclabili, quali sono le ore di punta e quali quelle più soft. E, sopratutto, come migliorarle.

Per farlo il Comune si è rivolto alla Comark di Udine che da anni è attiva nella produzione di sistemi di rilevazione smart per traffico e parcheggi. Grazie a una commessa da circa 135mila euro l’azienda fornirà i sensori laser alla Silfi che poi procederà entro l’estate all’installazione piazzandoli su pali della luce e lampioni fino a cinque metri d’altezza. Le operazioni di installazione e integrazione nel circuito smart che poi comunicherà tutto alla control room della Municipale, costerà invece poco più di 47mila euro. Ma non solo. Palazzo Vecchio ha anche acquistato tre totem che saranno invece installati in bella vista in viale Lavagnini, all’intersezione con via Santa Caterina d’Alessandria, in viale Rosselli davanti al teatro del Maggio e in lungarno Vespucci, vicino al ponte. Per i tre pannelli serve ancora l’autorizzazione paesaggistica e quella della Soprintendenza che però dovrebbe arrivare a stretto giro.

Ogni totem riporterà il numero di bici che hanno transitato lungo ciascuna delle tre ciclabili fornendo i transiti annuali, quelli giornalieri, i dati per ogni direzione della ciclabile. Ma anche il transito dei pedoni. Con una finalità: "Aumentare – spiegano da Palazzo Vecchio – il livello di engagement sulla mobilità sostenibile in bicicletta". Il modello è quello di Bologna che, nel 2018, è stata fra le prime città italiane a installare i contabici seguita poi anche da Milano, Roma, Verona e Vicenza.

Un esperimento simile era stato tentato, con il conteggio manuale, dalla Fiab di Firenze che, ad esempio, aveva dato vita a un conteggio lungo la ciclabile di via Porte Nuove (una di quelle dove sarà installato il sensore). Il report: 262 passaggi in 130 minuti con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. La stessa operazione, adesso, potrà essere svolta in autonomia da Palazzo Vecchio che, nel mappone, ha inserito 25 nodi strategici della mobilità dolce che, con un’iniezione di altre risorse, diventeranno 31. Nella lista c’è quasi tutto: dalla ciclabile di viale Redi a quella di viale Belfiore, fino al controviale Guidoni, passando per lungarno Serristori, viale dei Mille, viale Fanti, lungarno della Zecca Vecchia, viale Talenti, viale Giovine Italia, via Sernesi, via Pio Fedi, via Scipione Ammirato, via di Novoli e lungarno Colombo. E poi viale Lavagnini via Kassel e via de Sanctis. Ma anche un altro pungo di altre dieci vie.

"I contabici – commenta l’assessore alla Mobilità, Andrea Giorgio – serviranno a monitorare i flussi, con i dati che saranno pubblici e smentiranno chi dice che le ciclabili non vengono usate, ma anche per dare al Comune strumenti e dati utili alle nuove progettazioni che faremo per i prossimi anni".

Claudio Capanni