"Porta un po’ di caviale da Monaco, che la settimana prossima veniamo a mangiare una patata col caviale in barca": non è il menù ma le parole che danno il via all’accordo, magari sancito al largo. Erano convinti di essere al riparo da occhi indiscreti, ma non dalle ’cimici’ delle Fiamme gialle che hanno ascoltato mesi di incontri. Un "meccanismo corruttivo collaudato", dice il gip.
La mano. "Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa di Celle. Ora facciamo la pratica, si può costruire.... l’abbiamo risolto stamattina quando mi inviti in barca? Che ti... che ti... ora... così parliamo un po’ che ora ci sono le elezioni, c’abbiam bisogno di una mano...", dice Toti a Spinelli. Anche se a volte usavano la cautela di lasciare il telefono spento o lontano dai luoghi degli incontri, il governatore parla liberamente con l’ex patron del Livorno. Le elezioni del 2020 si avvicinano e il governatore ri-candidato chiede un contributo. Contributo che verrà concesso dall’imprenditore alla luce del sole, ma che agganciato all’atto ’politico’, secondo l’indagine della Dda ligure, è l’oggetto della corruzione. "Grazie di tutto eh, Aldino", ripete Toti. L’imprenditore dai tanti interessi al porto di Genova, proprio per le sue attività apre spesso il portafoglio anche con Paolo Emilio Signorini.
Las Vegas a sette stelle. Al presidente dell’Autorità portuale sovvenziona vacanze da capogiro, paga vizi, compra regali per le amiche. Fa anche un viaggio a Las Vegas dove Signorini non tirrerà fuori un dollaro. "...C’ho le carte di credito, la carta di credito quella dellaaa... della banca di Montecarlo, ho fatto salire a cinquecentomila dollari... non fanno niente Paolo... andiamo là e cambiamo tutti i soldi che vogliamo... c’ho tre carte! ... ce ne ho una da cinquecento, una da trecento, una da centocinquanta, una da settantacinque... belin".
Il conto delle nozze. Spinelli è anche la scialuppa di salvataggio quando il presidente dell’Autorità portuale rimane a corto di soldi.
Signorini: oggi parto perché domani c’è il matrimonio di Giulia (la figlia, ndr) ...devi vedere quanto m’è costato... devo fare un bonifico a saldo per il matrimonio e ho già fatto settantamila euro di spese eee...resta un ’buco’ da tremila ottocento euro e io questi soldi non li ho più...
Spinelli: ma te li do io Paolo...
Signorini: tredicimila duecento euro...
Spinelli: tredicimila...Paolo io te lo faccio mah...tredicimila...devi fare un bonifico di tredicimiladuecento...e tu in banca non ce l’hai??
Signorini: Aldo ho spesoo tutto...
Spinelli: Paolo io, stasera vieni a casa mia te li do i soldi non è un problema..."
"Pigna secca non paga". Tra i tanti vizi pagati a Signorini da Spinelli, oltre ad hotel a Montecarlo, fiches al Casinò, borse all’amica di turno, ci sono anche le cene. Durante una di queste all’Ippogrifo di Genova, Spinelli riceve una telefonata dal locale. "Ma sì, pagherà chi l’ha invitato. È chiaro... Lui (Signorini)... Lui non paga sicuro! È una ’pigna secca’ come te, lui! (...) mi ha dato una mazzata 600 euro che son qua che vado,.. vado storto porca puttana...".
Interlocutore: "e ma che,... perchè hai preso lo champagne belin... e come fai tu... (...) ma prendi vino bianco cosa me ne fotte capito (...) tanto quelli lì si ubriacano di tutto non è che...".
Watch e amore. Signorini può contare sulla disponibilità anche di un altro imprenditore portuale, Mauro Vianello. Al quale chiede di comprargli un Apple watch. "300, di più non spendere. Sì, uno piccolo da 300... me ne vai a prendere uno da donna? Per un t. di trent’anni?..... “facciamo finta, cioè, ti facciamo un regalo per la comunione, giusto? Giusto?... l’amore è importante!.... “"
ste. bro.