REDAZIONE FIRENZE

Tra politica e magistratura. A Firenze la cerimonia più attesa

Il vicepresidente Pinelli sarà il rappresentante del Csm nella città dei veleni del processo Open. Con il suo voto, fu anche l’arbitro del testa a testa per la nomina del nuovo procuratore capo, Spiezia.

di Stefano Brogioni

FIRENZE

All’inagurazione dell’anno giudiziario arriva l’avvocato Fabio Pinelli, nelle vesti di rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura. La seconda carica più alta del Csm, presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà dunque l’ospite più atteso della cerimonia che a Firenze e nelle altre città italiane sedi di distretto giudiziario si celebrerà sabato 27 gennaio, con inizio alle ore 10.

Una presenza che ha un valore politico ma che segna anche la continuità e il feeling del distretto con le massime cariche dell’organo di autocontrollo della magistratura: il suo predecessore, l’avvocato David Ermini, da fiorentino del Valdarno, è stato sovente lo ’special guest’ della cerimonia che anche quest’anno si celebrerà nell’auditorium del palazzo di giustizia di Novoli.

Da avvocato, Pinelli ha partecipato al processo più delicato delle ultime stagioni, l’inchiesta Open (è stato, fino a che ha potuto, con il collega Antonio D’Avirro il difensore del presidente della fondazione Alberto Bianchi), attualmente ancora annodata nell’udienza preliminare, in attesa che il Parlamento sbrogli la matassa dell’utilizzo delle conversazioni dei parlamentari imputati. Tra questi c’è Matteo Renzi.

Pinelli ha avuto un ruolo decisivo anche nella nomina dell’attuale procuratore capo, Filippo Spiezia. E’ stato il voto del vicepresidente del Csm a decidere un serratissimo testa a testa fra Spiezia ed Ettore Squillace Greco: con il voto che vale doppio di Pinelli, Spiezia ha prevalso su Squillace Greco.

Oggi, i due rivali occupano una stanza distante appena qualche piano e alcuni corridoi, perché l’ex procuratore capo di Livorno è diventato procuratore generale. Ma per quella poltrona che fu di Giuseppe Creazzo, c’è una partita ancora aperta. Squillace Greco ha impugnato al Tar la decisione del Csm contro la nomina di Spiezia. Una scelta in qualche modo “di sopravvivenza“ visto che a sua volta la sua investitura - indicata all’unanimità dal plenum - è stata impugnata dal magistrato Maurizio Romanelli, ex procuratore aggiunto di Milano e attualmente capo della procura di Lodi.

Insomma, negli spazi non troppo ampi dell’auditorium (che costringono il presidente della corte d’appello Alessandro Nencini ad un’attentissima selezione degli inviti) siederanno quasi tutti i protagonisti di una stagione politico-giudiziaria post caso Palamara ancora controversa, che ha avuto - ed ha - a Firenze uno dei suoi terreni di battaglia.