Tracce in musica per fare memoria. Puddu e Dall’Ongaro al Chigiana

Il chitarrista e il compositore omaggeranno Oscar Ghiglia e Antonio Meneses nella serata del 22 agosto .

Tracce in musica per fare memoria. Puddu e Dall’Ongaro al Chigiana

Il chitarrista Giovanni Puddu

SIENA

Il Chigiana International Festival & Summer Academy compie dieci anni. Con l’edizione 2024 "Tracce", la manifestazione senese raggiunge un traguardo importante che sottolinea il successo di un Festival unico nel suo genere che esalta il merito dei giovani talenti. La Chigiana è dal 1923 un crocevia di eccellenze internazionali. Il ricchissimo programma di quest’anno svela tra le pieghe delle proprie "tracce", il lascito dei grandi protagonisti della scena musicale del XX secolo che ci hanno lasciato. È il caso del chitarrista toscano Oscar Ghiglia, scomparso nel marzo scorso, che dopo 47 anni di ininterrotta presenza come titolare della cattedra ereditata dal leggendario Andrès Segovia, verrà ricordato da due "pesi massimi" del contesto internazionale: Giovanni Puddu, uno dei più acclamati chitarristi al mondo, e il compositore Michele Dall’Ongaro, Presidente e Sovrintendente dell’ Accademia di Santa Cecilia in Roma. I due saranno protagonisti del concerto del 22 agosto a Palazzo Chigi Saracini (ore 21,15). "Il titolo del concerto, Huellas de Adiós (Tracce di Arrivederci) è molto suggestivo – spiega Puddu - e rappresenta l’occasione per commemorare il mio maestro Ghiglia ma anche il violoncellista Antonio Meneses, vero amico scomparso improvvisamente pochi giorni fa. Dal 2020 al ‘23 ho collaborato con Ghiglia come docente e adesso ne perpetuo la lezione, volta a rilanciare il ruolo della chitarra. Quest’anno il corso, frequentato da 15 allievi, si arricchirà per la prima volta della presenza di una giovanissima chitarrista di Cuba, la diciottenne Amy Ramirez Sanchez. L’Accademia, dando seguito al progetto Trans cultura dell’Unesco in collaborazione con la Farnesina, ha voluto consentire ai giovani artisti dei paesi caraibici la frequenza ai corsi tramite l’erogazione di 20 borse di studio". "Il programma del concerto – continua Puddu - comincia con la Fantasia n. 5 op.21 Les Adieux del catalano Fernando Sor. A seguire, in prima esecuzione assoluta, Céladon, uno splendido brano che Michele Dall’Ongaro mi ha dedicato". "Céladon – spiega Dall’Ongaro - è una sfumatura di blu. In questo periodo sono solito titolare i miei pezzi con nomi di colori e col blu ho un rapporto particolare. È come se un passante trovasse per caso una chitarra, ci appoggia le mani e un poco alla volta essa si anima e rievoca i ricordi e le esperienze legate alla figura magnetica di Oscar; una sorta di piccolo poema sinfonico, né biografico né descrittivo, con un’intonazione più spirituale che mistica. Le corde vuote della chitarra evocano le campane. La spiritualità è un diritto, credenti o no. Quella porta si apre per tutti, poi ognuno ci trova quello che vuole…".

Chiara Caselli