EMANUELE BALDI
Cronaca

Traffico, l’odissea quotidiana. Piagge-Gavinana: un’ora e venti. E ora via Masaccio rischia il caos

Cantieri e semafori lenti, viabilità al collasso. Ingorghi a Porta al Prato, piazza Libertà e Bellariva. Il nostro viaggio da un capo all’altro della città tra restringimenti, clacson e auto in doppia fila. .

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Traffico a Firenze (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 29 settembre 2024 – Andamento lento in salsa fiorentina. Un’ora e venti di auto – minuto più minuto meno, ci perdoneranno i più pignoli – per fare poco più di dieci chilometri fagocitati da un unico serpentone d’acciaio nel ventre molle di una città trivellata di cantieri, sfilacciata dai restringimenti e, va detto, mortificata dai tanti, troppi, maleducati al volante che parcheggiano in doppia finale con disarmante nonchalance.

Odissea alla guida nel nostro viaggio da un capo all’altro della città con partenza intorno alle 18,30 dalla zona delle Piagge e arrivo in viale Europa poco prima di cena. La cronaca di un tardo pomeriggio da dimenticare inizia con la presa di coscienza che raggiungere la zona sud della città con l’autostrada non è la migliore delle idee visto che l’app sullo smartphone segnala coda chilometrica da Scandicci direzione Impruneta.

Ecco dunque che non resta altro da fare che infilarsi nel traffico urbano sperando di azzeccare un momento di ’normalità’. Speranza che tende all’auspicio di un miracolo vista l’ora di punta e infatti si rivela assolutamente vana quando dopo un primo illusorio sprint tutto si ingolfa già prima di via Baracca. Nessun cantiere, solo un marasma di auto e scooter che avanza a singhiozzo verso piazza Puccini. Qui il traffico tira il fiato per un attimo ma in via Ponte alle Mosse sono di nuovo guai e per arrivare all’incrocio con via Benedetto Marcello se ne va via quasi un altro quarto d’ora.

Ma il peggio ha da venire. Per entrare in zona Belfiore e sui viali la carreggiata si restringe e il tappo è immediato. Avanti ancora, sfiniti, per il ’girotondone’ verso la Fortezza da Basso dove tuttavia il sottopasso si presenta meno inguaiato del solito. Si scorre tutto sommato bene anche nel viale Lavagnini (questa, se non altro, è una nota positiva poiché significa che la futura convivenza con la tramvia, che toglierà altre auto, è destinata a funzionare) ma piazza della Libertà è il solito caos dove la gente (specie chi arriva dall’hinterland e capita solo occasionalmente in città) sostanzialmente ancora non ha ben capito dove può o non può svoltare. Nel frattempo sono trascorsi una cinquantina di minuti dalla nostra partenza.

Ancora avanti sui viali (più lento il tratto su Matteotti, più scorrevole Gramsci) e arriviamo al lungarno della Zecca intorno alle 19,30. Guai finiti? Macché. C’è da superare l’ostacolo Bellariva con le file perenni del lungarno Colombo e gli intoppi di Gavinana che ha il suo bollino rosso appiccicato all’incrocio tra piazza Ravenna, in fondo a via Giampaolo Orsini, e via Poggio Bracciolini dove, chi vuol raggiungere il viale Giannotti, deve immettersi dallo sventurato stop. Altro tempo perso, altri minuti che volano via mentre il cielo ha già indossato l’abito da sera.

Arriviamo in fondo al viale Europa, poco prima del confine comunale con Bagno a Ripoli che sono circa le 19 e 50. Quasi un’ora e mezzo in macchina. Nello stesso tempo avremmo potuto volare da Peretola a Palermo, oppure guardarci un film, o ancora una partita di rugby. Ma tant’è. Che non sarebbe stato un autunno facile era scritto – tanti e troppi ancora i lavori in corso sulle strade cittadine e un sistema di trasporto pubblico ancora decisamente zoppicante che non invoglia i fiorentini a lasciare l’auto a casa – e quel che più spaventa ora è che le inevitabili piogge e il freddo dei prossimi mesi scoraggieranno ancora di più molte persone a rinunciare alle quattro ruote.

Nota a margine, ma neanche troppo: da domani un’altra zona della città potrebbe passare da modalità calda a bollente. E cioè via Masaccio. Da domani infatti i cantiere interesseranno il tratto compreso tra via Varchi e via Nardi con restringimenti di carreggiata, divieti di sosta e senso unico in direzione di viale Mazzini; previsti anche restringimenti e divieti divieto di sosta in via Nardi.

A seguire il cantiere si sposterà verso via Varchi fino ad arrivare in corrispondenza di via Varchi dove saranno istituiti restringimenti e divieti di sosta. In via Masaccio sarà sempre in vigore verso viale Mazzini. Queste fasi si concluderanno il 18 novembre.