![L’iniziativa organizzata dal Pd: parteciperà anche l’assessora regionale Monni. Intanto FdI attacca: "Basta propaganda politica" . L’iniziativa organizzata dal Pd: parteciperà anche l’assessora regionale Monni. Intanto FdI attacca: "Basta propaganda politica" .](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MWUzZTgyMjAtMzNkNi00/0/tragedia-al-deposito-eni-domani-una-serata-di-riflessione-al-circolo.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’iniziativa organizzata dal Pd: parteciperà anche l’assessora regionale Monni. Intanto FdI attacca: "Basta propaganda politica" .
A due mesi dalla tragedia del deposito Eni di via Erbosa, costato la vita a cinque lavoratori, il Partito Democratico di Calenzano organizza, domani alle 21,15 alla Casa del popolo di Calenzano in via Puccini, una serata di riflessione su quanto accaduto. In particolare, saranno all’ordine del giorno la sicurezza sui luoghi di lavoro, il ruolo e la posizione dell’impianto nella Piana fiorentina (secondo l’amministrazione calenzanese totalmente incompatibile con il contesto attuale) e il futuro di questo spazio che, dall’esplosione dello scorso 9 dicembre, rappresenta una forte preoccupazione per la comunità calenzanese.
Al dibattito interverranno l’assessore regionale con delega all’Ambiente Monia Monni, il consigliere regionale Fausto Merlotti e Elena Aiazzi del coordinamento della Piana della segreteria Cgil. L’ingresso è libero. Intanto, sempre sulla vicenda del deposito Eni e in particolare sull’insediamento della Commissione consiliare speciale sulla vicenda interviene anche la capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Monica Castro: "Sull’incidente – dice - vedo una grande propaganda della sinistra. Una gara tra sinistre su chi organizza prima la cena di solidarietà o qualche dibattito pubblico. L’unica cosa che la politica locale deve fare è parlare con Eni, con il governo nazionale e con la Regione Toscana per capire se si può fare qualcosa per garantire più sicurezza nel nostro territorio. Tutto il resto è propaganda politica anche di cattivo gusto. Sulla commissione speciale si è fatto un grande errore, convocare la prima seduta a porte aperte. Credo che il tema sia delicato, sarebbe stato più utile se la prima seduta fosse stata fatta a porte chiuse. Questa forma di partecipazione pubblica ostentata su un incidente che richiede molta serietà e moderazione, la trovo assurda e dannosa".
Sandra Nistri