LISA CIARDI
Cronaca

Tragedia La città saluta Francesco. Investito mentre attraversava

Non ce l’ha fatta l’uomo di 82 anni travolto il 23 novembre. Vigili a lavoro per ricostruire la dinamica

Tragedia La città saluta Francesco. Investito mentre attraversava

Non ce l’ha fatta Francesco Chiarello, l’uomo di 82 anni travolto da uno scooter, lo scorso 23 novembre, all’intersezione fra via della Resistenza e via Marzabotto, a Signa. Il grave incidente stradale era avvenuto intorno alle ore 15 del pomeriggio quando l’anziano era stato investito dal veicolo a due ruote mentre attraversava a piedi la strada, una via secondaria e solitamente poco trafficata. L’urto era stato estremamente forte e l’anziano era finito a terra, battendo violentemente la testa. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi: per questo, insieme all’ambulanza e al personale medico e volontario della Misericordia, la centrale del 118 aveva inviato sul posto anche l’elicottero Pegaso. L’82enne, inizialmente incosciente, era quindi stato stabilizzato e portato in volo in tempi rapidi al pronto soccorso di Careggi. Qui erano quindi stati effettuati i primi accertamenti ed era scattato il ricovero in prognosi riservata.

Intanto il conducente dello scooter, 34 anni, era stato a sua volta soccorso e accompagnato in ospedale, in condizioni non particolarmente gravi. In questi giorni, familiari e conoscenti dell’anziano hanno sperato che potesse farcela, nonostante i traumi e l’età avanzata. Domenica sera però è purtroppo arrivata la notizia del decesso a causa delle gravi lesioni subite. Il corpo è al momento ancora nel reparto di medicina legale dell’ospedale di Careggi, in attesa che l’autorità giudiziaria decida se disporre o meno l’autopsia. Solo successivamente verrà quindi stabilita la data del funerale.

In parallelo, gli agenti della polizia municipale di Signa stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e per accertare le responsabilità, in base ai rilievi effettuati in zona e alle testimonianze dei passanti.

Francesco Chiarello, molto attivo nell’associazionismo della zona e in particolare al circolo Arci Donizetti, del quale era consigliere, lascia la moglie e un figlio, oltre ai tanti che gli volevano bene.

Il tragico incidente è avvenuto fra l’altro proprio accanto alla Donizetti, dove l’anziano amava passare il suo tempo in compagnia di amici e conoscenti, impegnandosi nell’organizzazione di eventi e iniziative.