EMANUELE BALDI
Cronaca

Tram, rotta nord-ovest. Binari nel cuore di Sesto. Undici le fermate: i nomi. La sfida: 46 mezzi a batteria

Il governatore Giani fa il punto sui progetti già pronti per partecipare ai bandi. Intanto il ministero posticipa a fine maggio la data ultima per presentarli.

Il governatore Giani fa il punto sui progetti già pronti per partecipare ai bandi. Intanto il ministero posticipa a fine maggio la data ultima per presentarli.

Il governatore Giani fa il punto sui progetti già pronti per partecipare ai bandi. Intanto il ministero posticipa a fine maggio la data ultima per presentarli.

Mentre i cantieri della linea 3.2.1 Piazza della Libertà-Bagno a Ripoli prendono velocemente corpo – con l’immediato codazzo di polemiche e per la paralisi quotidiana di Gavinana e per il taglio del filare di alberi in viale Giannotti – Regione e Palazzo Vecchio a braccetto volgono lo sguardo nella direzione opposta e, piani di fattibilità alla mano, disegnano le future rotte nord-ovest di Sirio.

"Avremo una tramvia" che fa "un salto di qualità, che si sviluppa nel centro di Firenze, con i passaggi fondamentali di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e del metro tram verso Prato" l’annuncio del governatore Eugenio Giani che ieri ha fatto il punto sui progetti di domani.

Nella sala Pegaso della Regione Giani ha ricordato che "il ministero aveva fatto il bando per il finanziamento di questi progetti entro il 31 gennaio, ovvero ieri, ma "le ultime ore hanno portato lo stesso ministero a portare il limite al 30 maggio". Ergo i progetti toscani, già redatti a puntino, resteranno qualche mese nei cassetti romani.

In tutto i progetti sono cinque. Si tratta, ha spiegato Giani, del "finanziamento del metro tram tra la stazione di Prato e villa Montalvo a Campi, col secondo lotto che sarà villa Montalvo-Osmannoro-Peretola (di cui parliamo a fianco), dell’allungamento di 950 metri della linea che porta a Careggi e avanzerà fino al Meyer, del secondo lotto del tram, a Sesto Fiorentino, con i binari che dal polo scientifico arriveranno in piazza del Mercato. Il quarto progetto è "sul materiale rotabile" con veicoli che avranno il pianale ribassato e saranno di tipo bidirezionale, il quinto, infine, si riferisce al completamento della via delle Piagge.

Uno dei progetti di punta è, appunto, la linea per Sesto che va ad insistere su un’area densamente abitata per concludere la sua corsa nel cuore del capoluogo che conta circa 50mila abitanti venendo a costituire una delle architravi, insieme a Campi Bisenzio (a tal proposito ieri lo stesso Giani in merito all’acceso dibattito sulla realizzazione o meno della variante nel capoluogo ha buttato acqua sul fuoco dicendo che "si tratta di mettersi d’accordo" e che "i 100 metri in più o in meno della tramvia li vedo come l’aspetto finale") del grande collegamento infratrutturale tra Firenze e Prato.

La linea 2.2 Peretola–Sesto Fiorentino avrà un’estensione complessiva di 6 chilometri e 6329 metri e disporrà di 11 fermate. Ecco come si chiameranno: Capolinea Peretola Aeroporto, Parco della Piana, Scuola Marescialli e Brigadieri, Due Case, Castello Stazione, Frilli, Via della Pace, Agnoletti-Cus, Balestri, Via Giusti, Capolinea Spartaco Lavagnini. Nove i i nuovi veicoli. Importo complessivo dell’opera 300 milioni di euro e spiccioli.

"Nei progetti che presenteremo al ministero ci sono elementi molto importanti tra cui anche cose nuove come la possibilità di installare le batterie sui 46 mezzi che oggi svolgono il servizio sulle linee. – ha spiegato l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio presente con la sindaca Sara Funaro in Sala Pegaso – Questo ci permetterà di utilizzare tutti tram su tutti i tracciati e quindi di definire anche nuove modalità di esercizio, nuove linee e collegamenti". Di fatto si tratta di una richiesta di risorse per dotare del sistema “retrofit” l’attuale flotta di tram. "ll nostro obiettivo è sempre stato quello di andare a creare una mobilità che sia sostenibile e che connetta non solo i quartieri cittadini ma anche l’area metropolitana" la riflessione di Funaro.