EMANUELE BALDI
Cronaca

Tram sotto la ferrovia. Roma dice no al Comune: “Due binari anziché uno”. Le Cure perdono 22 alberi

Il ministero boccia l’idea di Palazzo Vecchio che avrebbe salvato le piante. Per il governo però sarebbe una "limitazione eccessiva al sistema di trasporto"

Fermata della tramvia in via dello Statuto (Foto Cabras / New Press Photo)

Fermata della tramvia in via dello Statuto (Foto Cabras / New Press Photo)

Firenze, 30 marzo 2024 – Il veto di Roma al binario unico della tramvia al sottopasso delle Cure aziona automaticamente le motoseghe che butteranno giù 22 alberi tra le prevedibili proteste dei residenti del viale Don Minzoni (quasi tutte le piante destinate al taglio sono nel tratto tra l’incrocio con via Masaccio e la ferrovia e qualche altra in viale dei Mille) Palazzo Vecchio aveva provato a scongiurare proponendo al governo un’ipotesi meno impattante. Secondo il ministero dei trasporti tuttavia serve per forza il doppio binario perché con uno soltanto si concretizzerebbe una "limitazione eccessiva al sistema di trasporto".

Riepiloghiamo la vicenda: i binari della tramvia che allacceranno piazza della Libertà a Rovezzano attraversando la spina dorsale del Campo di Marte – il viale dei Mille – devono giocoforza toccare uno snodo delicatissimo, quello delle Cure dove è previsto un sottopasso per far conciliare le esigenze di Sirio con quelle dei treni che passano in superificie.

Il Comune aveva messo in cantiere due diversi progetti con uno dei quali però, quello del ’binario unico’ appunto, si sarebbero salvare le alberature. Il problema è che il governo non sembra troppo convinto. Della questione aveva parlato alcune settimane fa il sindaco Dario Nardella a margine di un incontro con la commissaria europea a Coesione e riforme Elisa Ferreira. "Abbiamo un’opzione che richiede il taglio di un numero maggiore di alberi tutti da ripiantare ovviamente, e un’opzione ad un solo binario che è meno impattante dal punto di vista delle alberature ed è quella che

preferiremmo. – le sue parole – In ogni caso i tempi sono garantiti, l’inizio dei lavori dipenderà da quando si chiuderà la conferenza dei servizi.

L’assessore alla viabilità Stefano Giorgetti spiegò meglio le due opzioni. "Il sottopasasso dovrebbe iniziare dall’intersezione tra vale Don Minzoni e via Masaccio e terminare in viale dei Mille, all’altezza di via Passavanti Con due binari si renderebbe necessario il taglio oltre venti alberi per avere più spazio mentre con l’altro progetto, il cosiddetto ’tratto banalizzato’, le piante potrebbero essere salvate. mantenendo un solo binario sulle rampe di accesso e uscita della tramvia e due nel sottopassaggio. Con un senso unico alternato tutto funzionerebbe bene".

Niente da fare. Con una nota diffusa ieri mattina Palazzo Vecchio ha reso nota la decisione di Roma:

"Il Ministero dei Trasporti – si legge - ha scelto l’ipotesi delle rampe di discesa e salita con doppio binario evidenziando che la soluzione a binario singolo presenta criticità tali da pregiudicare il rilascio del nulla osta sia per la sicurezza sia per la valutazione ai fini di congruità economica. Per quanto riguarda il primo aspetto, le criticità sollevate riguardano gli eventuali guasti agli impianti di sicurezza (non presente nella soluzione a doppio binario), problemi di sicurezza in esercizio e di evacuazione in caso di pericolo".

La soluzione con binario singolo, secondo il ministero, "risulta poco efficiente anche dal punto di vista del servizio" poiché "condiziona la capacità in termini di frequenza dei tram costituendo una limitazione eccessiva al sistema di trasporto".

Giorgetti prende atto con una punta di amarezza e assicura che gli alberi saranno sostituiti con nuove piante: "Certo – ammette – ci vorrà del tempo perché crescano".