Firenze, 24 maggio 2018 - La Soprintendenza all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio ha cominciato il riesame. Obiettivo: rivedere interamente il progetto di variante al centro storico della tramvia. Con il faro puntato sui pali dell’elettrificazione aerea.
"Dopo aver valutato l’impatto estetico pesantissimo nell’area di piazza Stazione-piazza dell’Unità, abbiamo intenzione di verificare attentamente il progetto, focalizzandoci sul passaggio più delicato in piazza San Marco e in via Cavour», dice il soprintendente Andrea Pessina. Perché, purtroppo, nonostante ormai in tutto il mondo si realizzino tramvie alimentate da terra, anche in questo tratto di tramvia fiorentina – il proseguimento della linea 2 – il progetto prevede i pali per l’elettrificazione aerea.
E il via alle ruspe non è lontano. Almeno sulla carta e stando alle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici. Dalla conclusione dei lavori delle linee 2 e 3 avremo un anno di respiro, poi a settembre 2019, con la nuova amministrazione appena battezzata, dovrebbero aprirsi i cantieri per il ‘braccio’ della linea 2 che partirà dalla Fortezza dove, i binari con la curva in direzione viale Lavagnini ci sono già, monchi: l’annuncio del proseguimento. Il percorso della variante centro, il prolungamento della linea 2, che consentirà – secondo gli studi fatti – un incremento di 4 milioni di passeggeri all’anno, prevede il passaggio in viale Lavagnini (su doppio binario, al centro della carreggiata) fino a piazza della Libertà. Da dove poi la tramvia raggiungerà piazza San Marco passando per via Cavour (previsto un solo binario in entrata), tornando sui viali da via La Marmora (anche qui con un solo binario, ma in uscita). Praticamente da piazza della Libertà il tram disegnerà una U con piazza San Marco al vertice della parabola.
I pali? Ci saranno. Lo ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici e grandi opere, Stefano Giorgetti, in consiglio comunale: "Il progetto prevede sei pali in piazza San Marco, sette in via La Pira in corrispondenza dell’Orto Botanico e due in via Cavour", ha detto. Mentre in via La Marmora non ci saranno pali, perché la linea di elettrificazione aerea sarà ancorata ai palazzi.
Detto questo, la Soprintendenza sta lavorando alla revisione del progetto del ‘braccio’ e allo studio soluzioni per il miglioramento dell’impatto estetico in piazza dell’Unità Italiana: finita la revisione, un unico dossier sarà consegnato entro la prima settimana di giugno a Palazzo Vecchio, nel momento stesso in cui sarà avviato l’annunciato confronto.
"Il progetto della tramvia che prevede l’arrivo a piazza San Marco da piazza della Libertà risale al 2007 ed è precedente non solo alla variante legata al centro storico ma anche allo stralcio del passaggio al Duomo – ha spiegato Giorgetti in consiglio comunale – Sulla base di quel progetto preliminare sono stati sviluppati i definitivi e in alcuni casi anche gli esecutivi, poi l’amministrazione con la variante al centro storico ha riapprovato un progetto definitivo che contiene il tratto di viale Lavagnini che era previsto ma non era mai stato sviluppato".
Dunque un progetto che ha già ottenuto l’ok "e che è stato al centro di varie comunicazioni in consiglio comunale oltre ad essere stato aperto alla consultazione pubblica in base ai termini previsti dalla legge", ha detto l’assessore.