PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Tramvia a Campi: il sindaco Tagliaferri difende la variante e respinge le accuse di parzialità

Il sindaco Tagliaferri risponde alle critiche sulla variante della tramvia, sottolineando l'importanza dell'interesse generale.

Il sindaco Tagliaferri risponde alle critiche sulla variante della tramvia, sottolineando l'importanza dell'interesse generale.

Il sindaco Tagliaferri risponde alle critiche sulla variante della tramvia, sottolineando l'importanza dell'interesse generale.

Continua a far discutere l’ipotesi di variante al progetto iniziale per portare la tramvia nel centro di Campi. A fronte infatti della levata di scudi dei residenti in via San Giusto e via Masaccio, dove il tram dovrebbe passare secondo la variante, ecco la replica del sindaco Andrea Tagliaferri che respinge al mittente le accuse di "parzialità mosse nei confronti dell’amministrazione comunale" e ‘bacchetta’ al tempo stesso, neanche tanto velatamente, chi lo ha preceduto alla guida del Comune.

"Continuare a concentrare il dibattito esclusivamente sulla variante – dice il sindaco - rischia di distogliere l’attenzione da una verità fondamentale, ovvero che il progetto originario della tramvia non è una scelta recente, né il frutto delle decisioni di questa amministrazione, ma un’ eredità alla quale abbiamo dovuto fare fronte, nata da processi complessi e probabilmente non così strutturati".

Tagliaferri poi prova a ricostruire la vicenda fin dal suo insediamento, quando "abbiamo affrontato la questione con responsabilità, ascoltando tutte le voci e apportando modifiche al progetto non per favoritismi, ma per rispondere a esigenze reali e concrete emerse dai cittadini. La variante, lontana dall’essere una scelta superficiale, rappresenta un tentativo di migliorare un progetto preesistente, tenendo conto di criteri urbanistici, sociali ed economici".

Per poi ribadire che le accuse di parzialità sono infondate: "Accusare questa amministrazione di parzialità o di mancanza di rispetto verso i cittadini non solo è infondato, ma anche ingiusto. Le istanze del comitato di piazza Aldo Moro, che rappresenta 500 cittadini, sono state attentamente considerate, così come quelle dei 20 cittadini di via San Giusto e via Masaccio, e le scelte prese riflettono una visione di insieme oltre alla necessità di garantire il bene comune, non di privilegiare interessi personali o minoritari".

Puntando l’attenzione sul fatto che "è preminente l’interesse generale, che è quello di salvaguardare un’area pubblica del tutto incompatibile con il passaggio dell’opera. Insomma, le accuse di non trattare tutti i campigiani con rispetto ed equità mi sembrano fuori contesto, provenienti da cittadini che continuano a ignorare il punto essenziale del problema, lasciandosi guidare da interessi personali".