I cantieri della tramvia
Firenze, 22 agosto 2015 - SONO da poco passate le 11. La temperatura è piacevole. Finalmente il caldo torrido se n’è andato e si respira l’aria di settembre. Il cielo è limpido e piazza Dalmazia è vivace. Gente al mercato, all’Oviesse, in banca. Non c’è il pienone di settembre, ma c’è movimento. Anche all’Asl di viale Morgagni c’è un fitto viavai di persone. Questo avviene al di fuori dei cantieri. All’interno dei cantieri per la realizzazione della linea 3 c’è invece il deserto. Sui marciapiedi le persone passano e guardano, con l’aria perplessa. Di operai, nessuna traccia. Ferme le macchine edili, alcune transenne sono appoggiate alle pareti e quando non passano le auto si può ascoltare il silenzio assordante di un cantiere chiuso per ferie.
Accade nel primo tratto di viale Morgagni, nel secondo e su su fino all’ingresso dell’ospedale di Careggi. Per oltre due chilometri nemmeno un operaio, un tecnico, un capo cantiere, nulla di nulla.
Proseguiamo il nostro viaggio nella futura linea 3 della tramvia visitando piazza Leopoldo e piazza Vieusseux. Inutile cercare. Anche in questo caso, il deserto. Nessuno, ma proprio nessuno, a lavorare nei cantieri. I percorsi degli autobus sono in quella zona deviati, le fermate spostate. I disagi per i fiorentini evidenti.
Per non fare chilometri a piedi, prendiamo il 4 di fianco a piazza Vieusseux e proseguiamo il nostro tour guardando un po’ più dall’alto la situazione. Tubi, sacchi, transenne. Sembra quasi che una causa di forza maggiore abbia interrotto bruscamente il lavoro. Escavatrici, bagni chimici, nastri segnaletici sono tutti lì, abbandonati.
E’ vero. Rispetto ad un mese fa, in via dello Statuto un avanzamento dei lavori salta agli occhi. Ma adesso sono giorni che nessuno lavora più. Anche se è bel tempo, anche se si potrebbe approffittare del fatto che comunque c’è meno traffico del solito. Qualcuno ha provocatoriamente attaccato dei cartelli lungo il cantiere: «Chiuso per ferie fino al 23 agosto (forse)».