Firenze, 12 aprile 2025 – Sul Pian di Ripoli – ormai una sorta di ’campagna urbana’ che allaccia gli ultimi lembi di Gavinana alle prime palazzine di Bagno a Ripoli senza quasi soluzione di continuità, tra caseggiati, distributori di benzina e show room – i cantieri del tram brulicano di operai sotto un sole che già un po’ picchia ma è addolicto da un’aria che è ancora morbida. “Si va forte qui, c’è poco da fare” dicono i tecnici ed è dura dargli torto.
Perché se in città i lavori della linea 3.2.1, la piazza della Libertà–Bagno a Ripoli, sembrano a colpo d’occhio un po’ farraginosi e comunque legati a doppio filo alla logistica degli spostamenti del traffico privato (vedi viale Giannotti e lungarno della Zecca), qui si viaggia spediti tanto che la posa dei binari poco dopo il cimitero del Pino e i corrispondenza della futura fermata Olmi arriveranno a breve.
L’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che ci scorta durante un sopralluogo nell’area, non nasconde che i lavori degli operai in ’campo aperto’ – e cioè fuori dall’imbuto dei rioni – sono relativamente più agevoli. “Il cantiere procede in maniera davvero importante, c’è già il cemento pronto per la posa dei binari che arriveranno a fine mese. – le sue parole – Rispetto alle zone centrali della città qui l’ampiezza del cantiere è molto maggiore e questo permette di fare più lavorazioni in contemporanea e procedere quindi speditamente”.
“Certo – aggiunge poi – anche urbanizzate stiamo andando bene ma in questi cantieri si procede per parti di sede stradale quindi intervenendo prima al centro, poi a sinistra, quindi a destra. Questo per garantire sempre due corsie di marcia in entrata e in uscita”.

Qualche centinaio di metri più a est c’è il cantierone del primo parcheggio scambiatore, il cosiddetto P3, praticamente in corrispondenza con il futuro capolinea della tramvia. Entriamo. I lavori sembrano a buon punto.
“Sarà tutto pronto a giugno” ci spiegano. Il parcheggio, che in futuro dovrebbe essere utilizzato in prevalenza dai pendolari di Valdarno e Valdisieve che qui potranno lasciare l’auto ed entrare in centro città con la tramvia, avrà all’incirca 400 posti. Tra il Viola Park e la rampa di accesso al viadotto dell’autostrada ne sorgeranno altri due, sempre adiacenti alle fermate ma più indietro nelle lavorazioni rispetto al P3.
In viale Giannotti a Gavinana i cantieri, partiti alla fine dell’inverno, sono qualche passo indietro rispetto alle lavorazioni del Pian di Ripoli anche se procedono e anche qui gli operai, nonostante si avvicini l’ora di pranzo, sono presenti in buon numero. Unico inghippo registrato in queste settimane è legato a problemi emersi durante lo scavo con il fognone che corre lungo il viale ma con un intervento tempestivo il guaio è stato risolto
“La viabilità sembra reggere, anche se ora dovremmo gestire i 180 bus turistici al giorno – riflette Giorgio – Con la direzione dei lavori siamo di nuovo qui a controllare i cantieri. Vogliamo che abbiano il minor impatto possibile sulla vita dei residenti e sull’attività dei negozi. Questo lo si riesce a fare attraverso l’ascolto e il controllo costante dell’avanzamento dei lavori”.
La consegna della linea 3.2.1 – 7 chilometri e 200 metri con 17 fermate lungo il percorso – è legata ai fondi Pnrr e la consegna dovrà quindi non sforare la fine del 2026.