PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Tramvia e indennizzi, è polemica: "Nessun ristoro colmerà i disagi"

Comitato di via San Giusto critico sulla possibilità di compensazioni: "Svalutazioni e negozi chiusi. Aiuti inutili"

Tramvia e indennizzi, è polemica: "Nessun ristoro colmerà i disagi"

Comitato di via San Giusto critico sulla possibilità di compensazioni: "Svalutazioni e negozi chiusi. Aiuti inutili"

Da un lato il comitato via San Giusto e via Masaccio che replica alla recenti dichiarazioni del sindaco Tagliaferri in materia di tramvia. Dall’altro il Partito Democratico campigiano che, tramite il segretario Lorenzo Galletti, annuncia "una grande occasione di discussione e approfondimento a settembre sull’argomento invitando i territori che già godono da tempo dei benefici della tramvia e lo stesso sindaco".

Non si placa insomma il dibattito su tram e rotaie, soprattutto dopo che nelle scorse settimane proprio Tagliaferri, dalle pagine de La Nazione, aveva ipotizzato "dei benefici, da parte dell’amministrazione comunale, nei confronti delle famiglie che avranno maggiori disagi dalla realizzazione della tramvia". "Quale indennizzo – si chiedono i residenti in via San Giusto e via Masaccio – potrà colmare la chiusura di attività commerciali? Quale indennizzo potrà sostituire la svalutazione di abitazioni acquistate con grandi sacrifici e con mutui ancora da pagare? Quale indennizzo potrà compensare l’esproprio di porzioni delle proprietà private? Quale indennizzo potrà rimpiazzare vibrazioni e rumori ogni 5 minuti, 365 giorni l’anno, a distanza di poco più di un metro da porte e finestre e porte delle abitazioni?".

Per poi tornare su quello che è il progetto originario e che prevede "il capolinea in via Botticelli, lato piazza Aldo Moro, tutelando e riqualificando al tempo stesso il giardino della piazza. La risposta che ci aspettiamo non comprende le criticità delle scuole, perché sappiamo dai tecnici che non esistono problemi di alcun genere". Così come "la risposta che ci aspettiamo non contempla nemmeno il numero di abitanti coinvolti dalle due proposte progettuali, perché giustificare una decisione in base a un numero minore di cittadini da ‘sacrificare’ per un rappresentante delle istituzioni è inaccettabile".

Ma anche il Pd ci tiene a ribadire alcuni concetti: "Sul capolinea siamo convinti che la soluzione individuata dall’amministrazione presenti delle criticità importanti che possono compromettere anche il progetto nei tempi imposti dal Pnrr oltre a peggiorare fortemente la vita di molti cittadini. Per questo, presenteremo in consiglio comunale e in città la nostra proposta basata su modifiche meno drastiche e impattanti rispetto al progetto originario".