
Si accende il dibattito sulla nuova viabilità in vista della Conferenza dei servizi, fissata per il 17 aprile
"La tramvia a Campi? C’è chi l’ha voluta, progettata e ha trovato le risorse e chi no". Il Pd campigiano entra a gamba tesa nel dibattito. E, in attesa della Conferenza dei servizi del 17 aprile, ci tiene a ribadire alcuni concetti: "Siamo contrari – dicono dalla segreteria del partito - a spendere soldi dei cittadini, si parla di 5/6 milioni, che potrebbero essere usati per le tante necessità del territorio e riteniamo che la variante di via San Giusto proposta da questa amministrazione sia sbagliata". E ancora: "Ci eravamo impegnati a ripensare il capolinea della linea 4.2 migliorando il percorso originario. Abbiamo presentato una proposta progettuale con un piccolo arretramento per salvaguardare piazza Aldo Moro e la pedonalizzazione di via Prunaia in corrispondenza delle scuole. Dichiarata anche come unica variante possibile dai progettisti, il consiglio comunale l’ha bocciata". Per poi aggiungere: "La maggioranza afferma che ha portato in Conferenza dei servizi due progetti da valutare, il vecchio tracciato e la variante. Quello che chiediamo è semplice: che il sindaco la chiuda con la migliore soluzione per Campi in accordo con gli altri enti".
Chi non ci sta è il comitato dei cittadini di via San Giusto: "I documenti, i pareri tecnici e il buonsenso mostrano che la variante non solo è più onerosa, ma anche più rischiosa e capace di ritardare ulteriormente la realizzazione della tramvia". Adesso spunta anche una terza ipotesi, quella che il presidente della Regione, Eugenio Giani, avrebbe auspicato a margine di un incontro pubblico sabato scorso. "Confidiamo che il sindaco opti per la strada che garantisce risparmio, sicurezza e la realizzazione della tramvia - conclude il comitato - abbandonando la variante, che rischia di costarci troppo".