Firenze, 26 gennaio 2025 – “Questa è un’opera che secondo me sarà ricordata come la più importante di questi 50 anni della nostra città” si sbilancia l’ex sindaco Dario Nardella ieri in piazza al taglio del nastro della Vacs. L’europarlamentare dem, ribadendo l’importanza dell’Europa nelle opere strategiche, ha poi anche fatto un accenno a un impegno “per trovare fondi a Bruxelles per ridurre ancora i pali” dal sistema tramviario (già nella futura linea 3.2.1 Libertà, come annunciato dalla sindaca Funaro, oltre 3 chilometri dei poco più di sette complessivi saranno interamente a batteria).
Ieri all’inaugurazione anche Eugenio Giani. “La tramvia non è solo fiorentina, ma un’opera che collegherà l’intera area metropolitana. – ha commentato il presidente della Regione – Abbiamo infatti ormai trovato le risorse e sono già partiti i lavori per Bagno a Ripoli, a cui seguirà la linea per Campi, Bisenzio e Sesto Fiorentino. Diventa quindi una rete tranviaria di grande potenzialità, che in prospettiva potrà raggiungere Prato: soprattutto si tratta di un modello di trasporto vincente, efficiente ed ecologico, veloce come una metropolitana perchè a differenza di Roma o Milano non convive con le corsie di biciclette, taxi ed altri mezzi, ma dove, a differenza della metropolitana, non devi perdere tempo nello scendere o risalire da sottoterra. Un modello consacrato dal successo di quasi 40 milioni di biglietti venduti l’anno scorso”.
E intanto prendono corpo i primi cantieri per la 3.2.1. Di particolare impatto quello già visibile ieri per gli automobilisti fiorentini (solo domani ci sarà il primo vero test per la viabilità) sul viale Giovine Italia. Anche il rione di Gavinana vede i primi operai entrare in azione. Nel dettaglio da domani scatterà la fase 0 della cantierizzazione: dalle 21 sono in programma le operazioni preliminari al vero e proprio cantiere come lo smontaggio dei cordoli della corsia preferenziale, delle banchine delle fermate dei bus e delle isole pedonali. A seguire i lavori prima al centro del viale, poi su lato della carreggiata lato Arno per poi ribaltarsi sulla carreggiata opposta e infine tornare al centro del viale. Sempre garantita, informa Palazzo Vecchio, una corsia per senso di marcia per la viabilità.
Sul viale Giovine Italia invece il primo cantiere sta interessando il tratto da via Thouar a via dei Malcontenti, poi anche il tratto precedente da via Ghibellina a via Thouar. Le lavorazioni interesseranno anche piazza Piave e lungarno Pecori Giraldi. Nella fase successiva il cantiere si ribalterà sul lato della Caserma Baldissera ampliandosi anche nell’area di immissione semaforizzata su lungarno Pecori Giraldi. In tutte le fasi sul viale saranno a disposizione due corsie per il transito veicolare e gli incroci rimarranno percorribili. Intanto domani alle linee 12 e 13 che già dal 7 gennaio percorrono nuovamente il Ponte Vespucci, adesso si aggiungono i bus 36 e 37.
E. B.