Il sindaco lo ha ripetuto più volte: "La Conferenza dei servizi sulla tramvia del 20 gennaio non sarà vincolante per la scelta del tracciato". Certo è che l’appuntamento di lunedì in Regione dovrà iniziare a far capire da che parte pende la bilancia in merito all’arrivo a Campi della linea 4.2. Il dibattito vede da un lato il progetto originario, con il passaggio da piazza Aldo Moro. E, dall’altro, la variante per via San Giusto. Da capire invece cosa potrebbe essere di un possibile arretramento del capolinea nei pressi della stessa piazza Aldo Moro (senza però ‘intaccarla’) o di uno spostamento, ancora più consistente, in piazza delle Nazioni Unite.
Ipotesi, quest’ultima, che il Comune di Firenze ha giudicato non fattibile, mentre il sindaco Tagliaferri ha ‘invitato’ "gli uffici della Regione a valutare davvero la possibilità di un arretramento del capolinea, con un tracciato più corto, tempi minori e un progetto che non farebbe lievitare i costi rientrando così nei fondi Pnrr". Non solo, perché, come paventato dall’opposizione di centro-sinistra, "con tutto questo tira e molla si corre il rischio di far perdere la tramvia a Campi e un investimento da 280 milioni".
E se sulla tramvia, almeno sulla linea che collegherà le Piagge a Campi, il futuro è ancora da scrivere, c’è un’altra strada che l’amministrazione vuole percorrere: quella del metro-treno. Nei giorni scorsi c’è stata la delibera della giunta regionale e la presa d’atto dei documenti progettuali che di fatto dà il via al collegamento tra Prato e Firenze.
Il frutto di una serie di studi avviati all’interno di un collegio di vigilanza formato in seguito a un accordo sottoscritto dalla Regione stessa e dagli enti competenti. "Un’opera strategica – ha detto Tagliaferri -, una svolta per Campi e per l’intera area metropolitana". Per poi aggiungere: "Finalmente si parla di un’infrastruttura che consente di concretizzare il collegamento Osmannoro-Campi, che da anni indichiamo come una priorità per il territorio". Ma l’opposizione rilancia: "Il metro-treno? Ottima notizia, ma ricordiamo che non è una ‘rivelazione’ dell’attuale amministrazione. E’ il risultato di un lavoro programmato con altre amministrazioni", dicono dal Pd. "Il sindaco porta Campi in un vicolo cieco. Si tratta di un’ipotesi fumosa che esiste appena sulla carta e per la quale non c’è nemmeno un euro disponibile", aggiunge Paolo Gandola (centro-destra). Lunedì ne sapremo di più.