
Tramvia, mossa Razzanelli: "Il ricorso è stato ammesso". Ritardi, Funaro vede le ditte
Ormai non è più in Consiglio comunale (dopo 20 anni), ma Mario Razzanelli di Forza Italia non lascia. Anzi, raddoppia. La sua battaglia sulla tramvia è conosciuta pure dai muri di Palazzo Vecchio. E lui sogna la svolta. "Ora spero nella giustizia" dice Razzanelli molto soddisfatto. Come mai? Razzanelli aveva presentato due ricorsi al Tar, uno insieme a alcuni residenti lungo il tracciato sulla Variante al centro storico (Lavagnini-Libertà-San Marco), l’altro – in via personale - per la 3.2.1 (Libertà-Bagno a Ripoli). Entrambi respinti, quindi c’era ben poco da sorridere. "Ma adesso è cambiato qualcosa – spiega Razzanelli -. Abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato sia per la Vacs che per la 3.2.1. E finalmente hanno accettato il doppio ricorso, l’udienza ci sarà l’11 luglio e poi la sentenza sarà pubblicata in un tempo successivo". Precisazione importante: il fatto che ci sarà la discussione non significa che i ricorsi saranno accettati, ma per Razzanelli è comunque una buona notizia. "E’ un grande passo avanti, perlomeno il tema viene discusso – osserva -. Finora invece non era stato così. Il Tar aveva respinto entrambi i ricorsi che avevo presentato, erano state trovate motivazioni che non mi avevano convinto. Uno dei motivi era che io non ero legittimato a fare ricorsi di quel tipo. Ma come è possibile? Al di là della mia passata carica da consigliere comunale, io ho presentato quegli atti come cittadino di Firenze. E come cittadino sono più che legittimato. Adesso guardo con fiducia all’11 luglio". Nel dettaglio il Tar aveva deciso con una pronuncia di rito, sostenendo che Razzanelli non fosse legittimato a fare il ricorso. Tuttavia, secondo i legali, la legittimazione dell’ex consigliere è implicita anche perché risulta essere residente a pochi metri dal percorso della tramvia. Il pool di legali ha chiesto dunque che il Tar riformi la sentenza di primo grado, affrontando il merito del ricorso: ciò che è contestato è il fatto che "non è mai stata fatta una valutazione di impatto ambientale sulle opere". Si fa inoltre riferimento al fatto che la "giunta ha operato sia come soggetto che ha approvato l’opera sia come soggetto che ha stabilito che l’opera non dovesse essere assoggettata a Via". Intanto l’amministrazione va avanti con il progetto. Ma le prime grane per la sindaca sono proprio legate ai ritardi sper la Vacs. Per questo ieri mattina ha incontraTO a Palazzo Vecchio il presidente del Consorzio Tram Fabrizio Bartaloni, i rappresentanti delle aziende e i tecnici delle Direzioni Mobilità e Tramvia per fare il punto sui lavori. Funaro ha chiesto a Bartaloni e ai rappresentanti delle ditte di mettere a punto e poi presentarle, la prossima settimana quando sarà convocato un altro incontro, tutte le modalità per accelerare i tempi dì chiusura dei cantieri perché sia possibile la partenza della Vacs a settembre.
Niccolò Gramigni