EMANUELE BALDI
Cronaca

Firenze e la tramvia. Vacs ad ’andamento lento’ Il pre-esercizio solo dopo il 10. Sotto l’albero tramvia a rischio

Prove di sistema in via di ultimazione ma la riunione finale della commissione sarà solo martedì. Poi via al pre-esercizio la cui durata è incerta. L’odissea di un tracciato che non trova pace

Prove tecniche per un convoglio della tramvia. Non è esente da intoppi il percorso che porterà alla nuova linea

Prove tecniche per un convoglio della tramvia. Non è esente da intoppi il percorso che porterà alla nuova linea

Firenze, 6 dicembre 2024 – Si complica l’incartamento del regalo di Natale che Palazzo Vecchio aveva intenzione di infiocchettare e mettere sotto l’albero dei fiorentini (un regalo che in realtà la città aspettava, come da promessa pre-elettorale ai tempi delle prove di carico in primavera, già per i giorni del solleone d’agosto). La partenza di Sirio sui binari della Vacs – la variante al centro storico che allaccerà San Marco ai viali di circonvallazione – potrebbe slittare a dopo Natale.

E forse la tramvia non accoglierà il primo passeggero prima di gennaio 2025 superando così i sei mesi di ritardo sulla tabella di marcia. Facciamo il punto generale. Le prove di sistema in via di ultimazione (da giorni i cittadini vedono Sirio ’esercitarsi’ dalla Fortezza da Basso a piazza San Maeco), oggi si dovrebbero tenere le ultime. Quindi quale step manca alla partenza? Ieri la commissione di agibilità dell’Anfisa – l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali – ha fatto un po’ di chiarezza. Martedì 10 dicembre, informa Palazzo Vecchio, ci sarà “la sessione plenaria in presenza per esprimere il nulla osta tecnico all’esercizio, a seguito della prova finale”.

Nella stessa data saranno indicati avvio e durata del pre-esercizio da svolgere prima dell’entrata in funzione definitiva della linea. E qui entriamo nel campo delle ipotesi. In linea teorica non c’è una durata strandard del pre-esercizio che potrebbe durare qualche giorno come più settimane.

Quindi l’ipotesi che Sirio si metta in moto prima del 25 non è del tutto tramontata ma verrebbe poca voglia di scommettere su questa eventualità. Da un lato, sussurra qualcuno, forse sarebbe meglio che la Vacs entrasse in funzione dopo le feste visto che la sincronizzazione dei semafori del sistema nella primissima fase del servizio non sarà di facile ’gestione’ per gli automobilisti e il traffico di Natale, giò caotico, rischierebbe di collassare se coincidesse con la fase di ’collaudo’ della nuova convivenza tra mobilità pubblica e privata. Ad ogni modo – taglio del nastro natalizio o meno – la Vacs sembra vedere la luce dopo due anni di cantieri complessi, sfilacciati e contestati. Specie in San Marco. Ieri sera, per inciso, nuovi guai alla rete tramviaria con un guasto tecnico che ha bloccato T1 e T2.

Una volta in funzione la variante inizierà un’altra fase calda, la cantierizzazione (in realtà già avviata a Bagno a Ripoli e in parte, con la sistemazione di strade laterali, anche intorno ai viali) della linea 3.2.1. Sette chilometri e 200 metri di binari, con 17 fermate, per collegare piazza della Libertà al capoluogo ripolese attraverso i viali e Gavinana. Palazzo Vecchio deve correre: per non perdere le coperture finanziare l’opera va conclusa entro ottobre del 2026.