FIRENZE
Cronaca

Tramvia, sos negozianti. San Marco si ribella: "Qui cantieri a rilento. Vogliamo certezze"

Le richieste dei commercianti dalla piazza e da via Cavour "Paghiamo stipendi e utenze, ma gli incassi sono calati del 30%. Chiediamo che il cronoprogramma sia condiviso con noi". .

Tramvia, sos negozianti. San Marco si ribella: "Qui cantieri a rilento. Vogliamo certezze"

Tramvia, sos negozianti. San Marco si ribella: "Qui cantieri a rilento. Vogliamo certezze"

di Rossella Conte

Tempi di ripartenza certi e una data di fine lavori. Sono le richieste dei commercianti di piazza San Marco e via Cavour che puntano il dito contro il cantiere della tramvia, a loro dire, fermo da tre settimane. "Dalla fine di giugno non vediamo operai a lavoro. Nel frattempo però continuiamo a pagare tasse, stipendi e utenze a fronte di entrate che si sono ridotte di oltre il 30%" non usa mezzi termini Gualserio Zamperini, titolare del Gran Caffè San Marco.

Che aggiunge: "Vogliamo sapere quando riprenderanno i lavori e chiediamo un crono programma trasparente con una data di fine degli interventi, in questo modo è diventato veramente difficile andare avanti" aggiunge. La preoccupazione in piazza è tanta. Laura Dreoni è la presidente del centro commerciale naturale via Cavour – San Marco. Lei la situazione la conosce bene e la segue passo dopo passo. "Eravamo preparati ai disagi ma gli intoppi che stiamo avendo sono davvero tanti. Troppi. Come commercianti ci siamo impegnati a monitorare quotidianamente il cantiere proprio per evitare che si facesse la fine di altre zone con lavori al palo e tempi biblici. Ecco perché chiediamo che gli interventi di realizzazione della tramvia vengano ripresi immediatamente".

Dreoni poi chiede di "liberare le zone in cui gli operai sono già passati dalle transenne". "In questo modo – riprende – le persone non si fermano. Questo dovrebbe essere un periodo di alta stagione, sono i mesi che dovrebbero darci un po’ di ossigeno per affrontare l’inverno. Chiediamo maggiore accortezza nei nostri confronti, abbiamo bisogno di un po’ di respiro dopo questi mesi infiniti".

"Sapevamo a cosa saremmo andati incontro ma a oggi non riusciamo a vedere una fine. Le persone con tutta questa polvere e questa ferraglia non si fermano. Ci sono migliaia di ristoranti a , è normale che preferiscano spostarsi di pochi metri e scegliere un altro posto" racconta Danilo Albano, titolare de La Carbonata. Lui ha aperto proprio con l’inizio dei lavori per la realizzazione della tramvia.

"Eravamo preparati al peggio - si sfoga ma non a tutto questo. Ci sembra davvero di essere stati dimenticati. Ci auguriamo che il cantiere riparta al più presto e soprattutto che qualcuno ci dia delle risposte anche per l’organizzazione del lavoro".

Una richiesta di aiuto che arriva anche da Sebastiano Toscano che gestisce La Boutique del Sud. Il suo appello tocca sempre la stessa corda dei suoi colleghi: "La situazione è critica e la stagione per noi non è partita. A oggi ci reggiamo solo sulle nostre spalle, non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto economico".