Firenze, 27 dicembre 2024 – Meno di un mese e Sirio inizierà il suo servizio quotidiano sui due chilometri e mezzo di binari della Vacs, la cui gestazione è stata forse la più tormentata della storia recente dei cantieri del tram (nulla batte finora, e si spera mai nessun altro intervento lo farà, il caos e i ritardi accumulati della prima linea Santa Maria Novella-Scandicci, lungo il viale Talenti).
Messe da parte le polemiche per le lungaggini dei lavori – specialmente nell’ultima fase quando la Vacs, la variante al centro storico, sembrava dovesse entrare in esercizio già prima dell’inizio delle scuole – Palazzo Vecchio guarda ora con fiducia a quello che dovrebbe essere l’ultimo passaggio prima dell’attivazione della linea la cui strategica funzione sarà quella di collegare Fortezza e piazza della Libertà e, soprattutto di allacciare San Marco, vera porta del centro storico, ai viali di circonvallazione.
Il pre-esercizio, secondo quanto si apprende prenderà il via proprio in queste ore (forse già oggi) e sarà avviato in modalità progressiva.
Di fatto i mezzi verranno immessi sui binari gradualmente e inizieranno a percorrere la variante giorno dopo giorno finché non si arriverà alla fine del pre-esercizio, che dovrebbe essere intorno alla metà di gennaio, con il ’pieno carico’.
Dopodiché con in mano la relazione del ministero, salvo imprevisti, ci sarà solo da attendere l’ok della Regione. Una pura formalità. Anche nei tempi dato che la data per la partenza ufficiale di Sirio con i passeggeri a bordo potrebbe essere lunedì 20 gennaio. Non c’è ovviamente l’ufficialità ma il margine di errore è di due, al massimo tre giorni.
Insomma nell’ultima decade di gennaio – a pochissimi giorni tra l’altro dall’anniversario numero quindici (era il 14 febbraio del 2010, sindaco Matteo Renzi) taglio del nastro della prima, come detto faticosissima T1 Santa Maria Novella-Scandicci – la Vacs sarà realtà.
Intanto Palazzo Vecchio con l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio in testa è al lavoro per limare ogni disagio e perfezionare la sincronizzazione dei semafori in una zona cruciale della viabilità fiorentina dove andranno a coesistere oltre alla tramvia, anche il traffico dei mezzi privati e quello dei mezzi di Autolinee Toscane.
“C’è un tavolo tecnico permanente e ci sono già state ben quattro riunioni” precisa Giorgio che spiega come in questi incontri si punti soprattutto a individuare le strategie migliori per “minimizzare i tempi di attesa”. Agli incontri ci sono i tecnici del Comune, quelli di Gest, di Projet Automation e di Silfi.
Soddisfatto Giorgio della fine dei lavori di ’corredo’ lungo il viale Lavagnini e in piazza della LIbertà. “Prima c’era un grande caos nella sosta – spiega – Ora abbiamo ridisegnato tutto, a partire dagli stalli per i parcheggi. C’è poi una nova pavimentazione, non ci sono più i pericolosi avvallamenti creati dalle radici degli alberi e lungo il percorso ci sono anche delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici”.
Una volta messa ’in cammino’ la Vacs, come annunciato alla vigilia di Natale dalla sindaca Sara Funaro, diventeranno operativi i cantieri (in realtà sono già partiti quelli per il ponte nuovo sull’Arno e per l’allargamento del viale Europa) per la linea 3.2.1, la Libertà–Bagno a Ripoli che dovrà essere ultimata entro l’autunno del 2026. Ancora non è noto il cronoprogramma ma i lavori potrebbero partire in più punti contemporaneamente. Unica certezza è che stavolta si dovrà fare in fretta.