Firenze, 7 settembre 2024 - La giunta regionale ha approvato il documento tecnico per l’organizzazione del sistema delle donazioni e dei trapianti toscano valido per il 2025 e 2026. “Si tratta di un sistema ben rodato e d’eccellenza nel panorama nazionale, di cui siamo orgogliosi” commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Nelle linee strategiche il documento ricalca quanto già previsto nel biennio precedente – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –, dando continuità al lavoro effettuato fino ad oggi, ed aggiorna soprattutto alcuni indicatori per il monitoraggio dei risultati”. “I dati – aggiunge - ci dicono che la Toscana è la regione più generosa d’Italia quando si parla di donazione di organi e tessuti. E’ bene però ricordare che a fianco a questo c’è un sistema organizzato che coinvolge un grande numero di professioniste e professionisti che svolgono un lavoro straordinario e che voglio ringraziare”. La Toscana è infatti la regione in Italia con più donatori in rapporto alla popolazione: più di cento per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di cinquantadue nel 2023. Ma è anche tra le prime tre per tasso di donatori utilizzati: merito senza dubbio della sensibilità dei cittadini, ma anche dell’organizzazione e del coordinamento di professionisti di ambiti diversi, dei progressi della medicina e delle innovazioni sedimentate nel corso degli anni. Numeri insomma di eccellenza, che trovano conferma anche nei primi otto mesi del 2024: con cento donazioni per milione di abitanti e cinquanta utilizzate. Dal 1 gennaio al 31 agosto 2024 risultavano procurati da donatori toscani 249 organi (undici in più rispetto agli stessi otto mesi dell’anno scorso). Nello stesso spazio di tempo i centri della Regione hanno trapianto 238 pazienti, trentanove in più rispetto ai primi otto mesi del 2023. Più nel dettaglio nel 2023 sono cresciuti in Toscana i trapianti di polmone (trentacinque in tutto, rispetto ai venti dell’anno prima), stabili quelli di cuore, fegato e rene, pur crescendo l’età dei donatori. In questo un peso l’hanno avuto anche i progressi nelle tecniche di preservazione e ricondizionamento degli organi mantenuti in vita al di fuori dell’organismo, utilizzando macchine di perfusione mobili. Bene anche il trapianto di rene da vivente, in incremento dopo la pandemia.
CronacaTrapianti, la Toscana si conferma regione di eccellenza