L’impegno ad aumentare le fermate dei treni, i lavori all’Antico Spedale di Sant’Antonio, il progetto di uno studentato e tanti cantieri su strade ed edifici pubblici. Sono alcune delle priorità del sindaco di Lastra a Signa, Emanuele Caporaso, per l’anno appena iniziato.
Partiamo dal 2024: come sono stati questi primi mesi? "Il mandato è iniziato a giugno, ma ci sono già stati tanti progetti importanti. Il primo passo significativo è stato la conferma di avere una giunta veramente valida. Abbiamo poi fatto partire qualche cantiere che si era arenato, dalla rampa per il ponte alla Cascina Pinucci. Importanti anche le risorse (circa 650mila euro) messe a terra per lavori stradali e asfaltature".
La mobilità resta un nodo critico in tutto l’hinterland: che prospettive ci sono? "Ci auguriamo che il 2025 veda la partenza dei lavori per il nuovo ponte sull’Arno. C’è un impegno forte della Regione e del presidente Giani: è stato fatto l’appalto integrato e si avvia la conferenza dei servizi. Credo che sarebbe un buon risultato iniziare entro l’estate. C’è poi il secondo lotto della 67, per un valore di 6,5 milioni di euro, che ci permetterebbe di creare un’alternativa locale alla via Livornese, passando da via di Sotto e da Stagno".
Il nodo del trasporto pubblico diventerà ancora più strategico con le progressive limitazioni al traffico a Firenze: qual è la situazione? "Siamo tutti d’accordo sul fatto che occorra migliorare la qualità aria, ma vanno create delle vere alternative ai mezzi privati. Da tempo, ho chiesto d’incrementare l’utilizzo della stazione Lastra a Signa. Non chiediamo più treni, ma solo che quelli che già passano si fermino. Questo consentirebbe a molte più persone di arrivare a Santa Maria Novella in 16 minuti, un tempo competitivo anche rispetto a prendere la tramvia da Scandicci".
Altri progetti per il 2025? "Collegato al potenziamento ferroviario c’è il progetto di uno studentato negli ex Macelli. È un’idea che vogliamo concretizzare e per la quale abbiamo già contattato l’Agenzia per il diritto allo studio, con l’obiettivo di strutturare tariffe accessibili. Creando qui 100-110 alloggi puntiamo a fornire un servizio agli studenti, ma anche a dare più vita alla comunità, grazie alla presenza di giovani. In questi giorni inoltre sta partendo il restauro dello Spedale di Sant’Antonio, che si concluderà in tempi brevi, essendo legato alle scadenze del Pnrr".
Nota dolente, la crisi della pelletteria: come pensate di affrontarla? "Su Lastra a Signa, purtroppo, abbiamo avuto la prima azienda a paventare un licenziamento collettivo. Ora le cose sembrano aver preso una direzione meno dura, ma stiamo monitorando attentamente l’evolversi della situazione. Più in generale, sappiamo che questa crisi è strutturale e che non si esaurirà in tempi brevissimi. Abbiamo partecipato a due tavoli in Regione e crediamo che la situazione vada affrontata subito con aiuti regionali e nazionali per evitare chiusure e licenziamenti. Più a lungo termine, servirà invece una diversa consapevolezza di cosa e come si produce, cercando di non dipendere integralmente da poche, grandi griffe".