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Tre morti nelle Rsa. Due avvisi di garanzia: "Pasti mal preparati"

La notifica all’amministratore delegato di Sereni Orizzonti e alla responsabile della struttura Monsavano di Pelago. Le accuse .

I carabinieri escono da un sopralluogo a Villa Desiderio di Settignano

I carabinieri escono da un sopralluogo a Villa Desiderio di Settignano

di Pietro Mecarozzi

Gabriele Meluzzi, amministratore delegato di Sereni Orizzonti, colosso delle case di cura, e Valentina Seracini, responsabile della rsa Monsavano di Pelago. Sono i primi due nomi iscritti nel registro degli indagati per la morte dei tre anziani a seguito di una sospetta intossicazione alimentare avvenuta dopo la cena in alcune Rsa del fiorentino. In particolare la procura di Firenze contesta al legale rappresentante della Sereni Orizzonti, la società che gestisce le strutture finite nel mirino della magistratura, e alla responsabile della casa di riposo che ospita il centro cottura che ha sfornato i pasti incriminati del 9 febbraio scorso, le ipotesi di omicidio colposo, lesioni colpose, delitti colposi contro la salute pubblica e commercio di sostanze alimentari nocive.

Agli indagati l’iscrizione si è resa necessaria prima dello svolgimento dell’autopsia, in seguito alla riesumazione di due delle tre salme che erano state tumulate, prima che la procura avviasse gli accertamenti. In particolare - secondo la ricostruzione della procura - la preparazione dei pasti non sarebbe avvenuta con le dovute procedure – come da manuale dell’Haccp – per scongiurare il rischio di agenti patogeni che avrebbero procurato prima il malore e poi il decesso di Daria Tanzini (ospite dell’Rsa di Villa Desiderio a Settignano), Giovan Pietro Samuelli (anche lui a Villa Desiderio) e Carla Ferretti (ospite a Monsavano).

In totale si sono registrati 114 casi di gastroenterite su 173 pazienti presenti nelle quattro case di cura coinvolte. Tra gli altri anziani ospiti che sono stati ricoverati in ospedale e poi dimessi, T.P., una donna, ha deciso di sporgere denuncia. Assistita dall’avvocato Niccolò Lombardi Sernesi, l’anziana la notte del 9 febbraio ha accusato una forte gastroenterite dalla quale è derivata "una malattia del corpo", si legge nell’avviso di accertamenti tecnici non ripetibili.

I due pm titolari dell’indagine, Benedetta Foti e Luisa Serranti, hanno anche nominato consulenti di parte i medici legali Martina Focardi e Beatrice De Fraia per l’autopsia che si svolgerà sul corpo di Samuelli e Ferretti il 17 marzo. Nominati anche due super consulenti: il microbiologo Gian Maria Rossolini e lo specialista di malattie infettive, Marco Bonderi.

Per i risultati dell’autopsia già effettuata su Daria Tanzini, invece, bisognerà attendere qualche settimana, in quanto gli esami svolti, tra cui il tossicologico, necessitano di tempi di elaborazione più lunghi. "La famiglia Samuelli – spiega l’avvocato Lorenzo Pellegrini – procederà alla nomina del proprio consulente tecnico nella persona dello stimato dottor Edoardo Franchi. Ci attendiamo che dall’esame autoptico emergano le cause del decesso e le conseguenti responsabilità personali".

Dalla Sereni Orizzonti fanno invece sapere che sono "assolutamente fiduciosi nell’attività degli inquirenti, a cui prestiamo la massima collaborazione". Dai risultati sui campioni di "cibo prelevati da frigoriferi e cucina della rsa Monsavano, ci risulta non sia emersa alcuna contaminazione e nessuna anomalia" continuano. Ci risultano "peraltro correttamente seguite le procedure Haccp e il personale che opera nel centro cottura è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari", concludono.