ROSSELLA CONTE
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Cronaca

Tre strategie contro pensieri e problemi

Abbiamo conosciuto Olivia Maranghi, psicologa e psicoterapeuta specializzata in infanzia e adolescenza, la quale ha precisato subito che "le emozioni...

L’ansia nel disegno degli studenti

L’ansia nel disegno degli studenti

Abbiamo conosciuto Olivia Maranghi, psicologa e psicoterapeuta specializzata in infanzia e adolescenza, la quale ha precisato subito che "le emozioni non sono di per sé sbagliate. Neppure l’ansia. Sia pure sgradevole, si tratta di un campanello d’allarme che ci avvisa di eventuali pericoli. È una reazione innata funzionale alla sopravvivenza. Individuare nell’ambiente una possibile minaccia genera uno stato di attivazione psico-fisico che ci permette di reagire allo stimolo, attaccando o fuggendo. Un lieve stato di ansia aumenta, infatti, le nostre potenzialità. L’ansia diventa un problema, quando supera una certa soglia e interferisce con le attività quotidiane".

Cosa fare in questo caso? "Si possono mettere in pratica alcune strategie, per riportarla a un livello tollerabile. È utile la sostituzione di certi schemi di pensiero irrazionali con altri più realistici che agiscono sulla parte spaventata per rassicurarla. Chiediti, per esempio, se stai saltando troppo in fretta alle conclusioni, se stai catastrofizzando la situazione e per questo immagini che qualcosa sarà un disastro, quando, invece, potrebbe essere sgradevole, ma non necessariamente terribile. E ricorda sempre a te stesso che tutti sbagliano e che agli errori c’è modo di rimediare. Importante, inoltre, svincolare il risultato dal giudizio su se stessi. Un brutto voto o una scarsa prestazione nello sport non definiscono il valore di una persona. Un ultimo suggerimento: trovare il proprio posto confortevole dove trasferirsi col pensiero dimenticandosi di tutto quello che c’è intorno".