REDAZIONE FIRENZE

Trecentomila toscani indebitati con le banche per 62 miliardi di euro

Incontro nella sede fiorentina di Bankitalia sulla centrale rischi. Cresce la consultazione online dell’archivio per accedere ai dati

Mario Venturi, direttore della sede fiorentina della Banca d’Italia

Alla fine dello scorso giugno, 300mila toscani erano indebitati con le banche per quasi 62 miliardi di euro. È quanto emerso durante l’incontro che si è svolto nella sede fiorentina della Banca d’Italia. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Mario Venturi, direttore della sede fiorentina della Banca d’Italia, il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e Giulia Oliviero e Grazia Albanini, entrambe della divisione vigilanza della Banca d’Italia. Ma che cos’è la centrale dei rischi? È un archivio di informazioni sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario. E’ alimentata dalle informazioni che gli intermediari partecipanti (banche, società finanziarie e altri intermediari) trasmettono relativamente ai crediti e alle garanzie concessi alla propria clientela, alle garanzie ricevute dai propri clienti e ai finanziamenti o garanzie acquistati da altri intermediari.

È prevista una soglia di rilevazione: il cliente è segnalato se l’importo che deve restituire all’intermediario è pari o superiore a 30mila euro; questa soglia si abbassa a 250 euro se il cliente è in sofferenza. Insomma, l’accesso ai dati della centrale dei rischi consente di consultare gratuitamente la propria "esposizione debitoria", vale a dire l’insieme dei prestiti ottenuti dalle banche e dagli intermediari finanziari. In Italia nel 2020 le richieste di accesso ai dati sono state quasi 350mila, in aumento rispetto al 2019; da gennaio 2021 a oggi sono state circa 400mila. Anche in Toscana le istanze di accesso sono in aumento: quasi 29mile richieste nel 2020, più di 33mila nei primi dieci mesi del 2021. Nel 2020, nel contesto dell’emergenza sanitaria, il servizio di consultazione dei dati è proseguito regolarmente grazie soprattutto alla disponibilità del canale di accesso online. La consultazione online è diventata il mezzo preferito di accesso ai dati della centrale dei rischi da parte dei cittadini e delle imprese: nei primi dieci mesi dell’anno in corso rappresentava il 75% delle richieste pervenute a livello nazionale (il 60% in Toscana).

A fine giugno 2021 erano segnalati nella base dati della centrale dei rischi circa 300mila soggetti residenti in Toscana, per un’esposizione complessiva di quasi 62 miliardi di euro. Poco meno del 90% dei segnalati aveva affidamenti presso una sola banca, sebbene il 60% dell’importo complessivamente erogato dal sistema bancario e finanziario era riconducibile a clienti pluriaffidati, prevalentemente imprese.