Neppure per Natale la linea ferroviaria che unisce Mugello e Val di Sieve a Firenze ha avuto pace. Stavolta il blocco della circolazione è stato causato dal crollo di un muro, sulla linea tra Rufina e Pontassieve, con il materiale finito, per una decina di metri sui binari.
Il convoglio che stava sopraggiungendo è riuscito a fermarsi in tempo, ma la circolazione è rimasta bloccata, per oltre due ore, dalle 8,30 alle 10,50. "Il crollo del muro ancora ci mancava", commenta sui social un pendolare mugellano. E stavolta l’ironia amara è giustificata.
Perché per i pendolari del Mugello e della Val di Sieve, sia che viaggino sulla Faentina, la linea Marradi – Borgo San Lorenzo- San Piero – Vaglia – Firenze, sia che salgano sui treni della linea Borgo San Lorenzo – Firenze via Pontassieve, negli ultimi mesi si è raggiunto il limite: con ritardi e soppressioni troppo frequenti, e una crescente inaffidabilità dell’intero servizio ferroviario.
Quel che può apparire paradossale è il fatto che da qualche anno, specialmente sulla Faentina, si stanno facendo investimenti infrastrutturali di grande rilievo, superiori ai 100 milioni di euro. Ma il servizio quotidiano è innegabilmente peggiorato.
Lo ricordano ogni giorno i viaggiatori che utilizzano la linea per recarsi al lavoro o a scuola. Senza dimenticare neppure i turisti, che scelgono l’area mugellana e della Val di Sieve come luoghi di pernottamento e sosta, per poi spostarsi a Firenze in treno. Forse. Di recente le istituzioni locali si sono fatte sentire, e nel mese di gennaio dovrebbe tenersi una grande manifestazione – l’ha proposta il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti – per ricordare a tutti, Regione Toscana in primis, e a Trenitalia e Rfi, che il servizio ferroviario, per i comuni mugellani, così come per l’Alto Mugello, è vitale e indispensabile.
Paolo Guidotti