Valdarno, 17 gennaio 2025 – I disagi per i pendolari del Valdarno e della Valdisieve sono ormai quotidiani. Ieri pomeriggio è stato segnalato un guasto agli impianti di circolazione tra Incisa e San Giovanni e numerose corse hanno riportato pesanti ritardi. Il giorno prima era andata anche peggio: un “inconveniente tecnico” – come spiegato da Rfi – nel primo mattino sulla linea Roma-Firenze ha provocato rallentamenti e ritardi della circolazione da Arezzo verso il capoluogo fino al primo pomeriggio. L’ennesimo caso, tanto che lo stesso gruppo FS ha promesso un esposto: “tipo e frequenza dei guasti destano sospetti”, dicono. Ma i pendolari ben lo sanno e la loro pazienza è davvero al limite.
“Ogni mattina parto un’ora prima del dovuto da casa – ci dice Carlo, che vive a Incisa e lavora in centro a Firenze –. Prendo il treno con largo anticipo, nonostante il buio e il freddo perché ho sempre paura di arrivare tardi al lavoro. E spesso ancora succede. Dopo vari ritardi dovuti alla circolazione dei treni e la minaccia da parte del datore di licenziarmi, mi sono dovuto adeguare. Ma non è giusto”.
La situazione già complessa è ulteriormente peggiorata dall’inizio di quest’anno per i lavori di rinnovo di 20 chilometri di binari sulla Orte-Roma che dureranno fino al 4 marzo.
Le attività di cantiere si svolgono prevalentemente nelle ore notturne, ma anche di giorno ci sono ripercussioni su tutte le tratte, inclusa l’aretina. Dal 9 gennaio son stati rimodulati gli orari dei pendolari: treni anticipati di qualche minuto, con percorrenze più lunghe e alcune corse cancellate.
“Questa situazione di continua difficoltà tra lavori e scarsa comunicazione dei ritardi mina la fiducia nei confronti di chi gestisce il servizio ferroviario e genera un danno diretto agli utenti, che meritano chiarezza e rispetto” tuona il sindaco di Figline e Incisa Valerio Pianigiani che a dicembre insieme ai colleghi di Rignano e Reggello aveva già lamentato una mancanza di corretta comunicazione da parte del gruppo FS. “C’è un problema strutturale di fondo che deve essere risolto quanto prima – dice Pianigiani -: noi siamo il primo contatto con i cittadini, continuiamo a fare pressione sul nostro referente che è la Regione Toscana a cui abbiamo ricordato, in ogni incontro, che deve far valere il contratto di servizio. Da Roma e dal Governo invece devono essere messi in cantiere con tempi certi tutti gli interventi necessari su un’infrastruttura che è nata per garantire i collegamenti tra il nostro territorio e la città”.