Carlo Casini
Cronaca

Treni bloccati, la disperazione dei viaggiatori a Santa Maria Novella: “Ore di attesa”

E c’è anche chi la prende con filosofia: “Con 5 ore di attesa ne abbiamo approfittato per visitare il centro di Firenze”

Firenze, 6 maggio 2023 – Viaggiatori accalcati e bagagli ammassati alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze per il blocco dei treni che ha diviso l’Italia in due. Alcuni aspettano in piedi da ore, altre stremati si distendono in qualche angolo a riposare. Tre scolaresche del liceo artistico Bruno Minnori di Vittorio Veneto alle 19 stanno aspettando sedute in terra il treno che sarebbe dovuto già partire per riportarli a casa: “È partito ora da Napoli – spiega sconfortato un accompagnatore, il professore di discipline plastiche Maurizio D’Addario che oggi ha portato gli studenti a vedere i più bei musei fiorentini – Se anche volessimo andare ad aspettare da qualche parte dove potremmo andare? Sono 45 persone, non possiamo che stare qui seduti. Non saremo a casa prima di mezzanotte e mezzo”.

Anche Sara e sua mamma sono venute dal Veneto in gita a Firenze e adesso scrutano il tabellone in attesa dell’annuncio del treno: “Siamo stanche morte. Dobbiamo dire che a noi è andata meglio della media: il nostro treno per tornare a Rovigo ha solo un’ora e mezza di ritardo. Certo poteva andare anche meglio…” “Noi siamo con Italo e nessuno ci considera – lamentano Mary Tremolada e Graziella Doldi – Il treno ha 90 minuti di ritardo e non c’è nessuno dell’assistenza, almeno Trenitalia ha messo ha messo qualcuno del personale vicino ai tornelli”.

C’è chi dopo una vacanza non proprio fortunata si trova questa ultima amara sorpresa, perché già è incappato nella tempesta che si è abbattuta sull’Appennino emiliano gli scorsi giorni: “Abbiamo fatto la Via degli Dei da Bologna a Firenze a piedi, bellissima ma ci abbiamo messo sei giorni per fare i 137 chilometri, perché tre giorni sono stati di pioggia e il secondo giorno è stata così violenta che siamo rimasti ventiquattr’ore bloccati in albergo a Monzuno, il paese era quasi alluvionato, l’acqua scorreva sui sentieri come un fiume. E ora 2 ore e 20 di ritardo…”, raccontano Francesco e la sua famiglia che si sono concessi questi giorni nella natura per staccare. C’è però anche chi della disgrazia ne ha fatto un’opportunità in questa giornata di sole: “Dobbiamo andare a Padova e il nostro treno è stato annullato, quello successivo sarebbe stato dopo cinque ore. Così nel frattempo ne abbiamo approfittato per visitare il centro di Firenze”.

Dalle Ferrovie si fa sapere che “l’infrastruttura ferroviaria, nella parte del nodo di Roma dove stamani un guasto alla linea elettrica aerea ha bloccato per circa tre ore alcuni convogli, non consente di avere flussi dedicati per le varie tipologie di servizi. Questo ha reso molto più complessa la gestione del guasto e ne ha amplificato l'effetto e le conseguenze, fino alle 17.00 quando tutta l'infrastruttura, dopo la riattivazione delle 12.40, è tornata completamente efficiente, al termine degli interventi dei tecnici di RFI. Quanto successo oggi conferma quindi la necessità di proseguire con ancora più energia nel progetto di potenziamento della rete e di separazione dei flussi tra le varie tipologie di servizi, dato il livello di anzianità dell’infrastruttura - che necessita una costante manutenzione fino ad oggi condotta senza interruzioni del servizio - e il continuo incremento dell’offerta commerciale”.