I Pro Vita & Famiglia esultano per la sospensione della triptorelina a Careggi, ma l’ospedale smentisce tutto. Il caso si accende ieri quando il portavoce dell’associazione, Jacopo Coghe, affida a una nota la propria soddisfazione per la notizia di una presunto stop alla prescrizione del farmaco nel centro specializzato di incongruenza e disforia di genere. L’ospedale, tuttavia, interpellato rettifica la versione dei fatti: "La prescrizione del farmaco prosegue regolarmente per i vecchi e i nuovi pazienti, secondo le linee guida". Il centro dell’ospedale fiorentino è finito da mesi nel mirino di Pro Vita e parlamentari della maggioranza ed è stato anche oggetto di un’ispezione del ministero della Salute. Principale nodo della contesa l’effettiva erogazione del servizio di assistenza neuropsichiatrica infantile che spetta obbligatoriamente ai minori che intendono cambiare sesso. Nella nota Coghe esprime "soddisfazione per il blocco della somministrazione a bambini e adolescenti della triptorelina all’ospedale Careggi a seguito dell’inchiesta e delle indagini condotte dalla procura e dal ministero della Salute". Ma le notizie che filtrano da Careggi sembrano confutare questo slancio.
Cronaca"Triptorelina. Stop al farmaco". Ma non è vero