Troppo lenti, rider sanzionati. Individuati da un algoritmo: "Colpisce un terzo dei fattorini"

Filt Cgil: "L’applicazione non tiene conto di condizioni meteo, traffico o altre variabili. A giugno un dipendente è stato licenziato". Just Eat: "Contestazioni solo per una minoranza".

Troppo lenti, rider sanzionati. Individuati da un algoritmo: "Colpisce un terzo dei fattorini"

Filt Cgil: "L’applicazione non tiene conto di condizioni meteo, traffico o altre variabili. A giugno un dipendente è stato licenziato". Just Eat: "Contestazioni solo per una minoranza".

Nemmeno il tempo di comprare una bottiglietta d’acqua per idratarsi nel caldo torrido, né di andare in bagno per un improvviso mal di pancia. Non si può fare, perché, altrimenti, l’algoritmo condanna il lavoratore prima al richiamo e poi alla sanzione disciplinare per "low performance", ovvero scarsa produttività. Questo ha comportato che a Firenze, su circa 60 rider che lavorano per Just Eat, una ventina, quindi un terzo, siano stati sanzionati. Uno, a giugno, è stato licenziato. "Inaccettabile", protesta la Filt Cgil di Firenze-Prato-Pistoia, evidenziando che le contestazioni non tengono conto delle "reali condizioni di lavoro e delle diverse caratteristiche fisiche dei lavoratori". "Gli algoritmi utilizzati per calcolare le percorrenze e i tempi di consegna - spiega Stefano Gorelli, della Filt Cigl - ipotizzano infatti percorsi presumibilmente più rapidi, senza considerare la topografia della città e senza valutare quali siano i percorsi più sicuri in base al traffico, alle caratteristiche delle strade e tutte le variabili che possano sussistere. In molti casi i tempi calcolati da Scoober, che è l’applicazione usata da Just Eat per gestire l’organizzazione del lavoro, non risultano compatibili con gli itinerari consigliati". Ciò porta a pressioni eccessive, anche per chi utilizza uno scooter, costretto a percorrere tragitti complessi, come il viadotto all’Indiano, anche di notte. Chi usa la bici classica, invece, deve mantenere una velocità media di oltre 26 chilometri orari per evitare sanzioni, come accaduto a Bruna, penalizzata per non aver raggiunto questa media su un percorso di oltre sei chilometri. La Cgil evidenzia che l’algoritmo non considera nemmeno le pause obbligatorie, necessarie per mitigare i rischi legati al lavoro all’aperto, come il caldo torrido o le condizioni climatiche avverse.

Tutto ciò avviene in un’azienda, Just Eat, considerata tra le più virtuose nel food delivery: è l’unica in Italia ad applicare il contratto nazionale della logistica, con i lavoratori che sono dipendenti, e non più autonomi, dal 2021.

E che replica così alle accuse: "Abbiamo sempre mantenuto un dialogo aperto con i sindacati e siamo impegnati a migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro dei rider. Le contestazioni hanno riguardato solo una percentuale ridotta della flotta, individui con comportamenti sistematicamente poco collaborativi".

Il capogruppo Pd in commissione lavoro di Montecitorio, Arturo Scotto, ha annunciato che presenterà un’interrogazione sulla questione. "Nonostante la reazione del Comune a queste sanzioni, l’azienda ha deciso di confermarle. Appaltano all’algoritmo, senza criteri di trasparenza, i tempi di lavoro delle persone". "Chiedere di rispettare tempi di consegna irrealistici – dice Giuliano Struga, responsabile lavoro GD Firenze – è irragionevole e pericoloso".

mo.pi.