
La signora Maria Piancaldini ha perso, oer ora, i diritti di assegnazione dell'alloggio dell'Erp (Foto Marco Mori/New Press Photo)
Firenze, 13 aprile 2025 – Un annuncio di sfratto entro 12 mesi perché troppo ‘ricca’. E un portafogli vuoto perché troppo ‘povera’. È la situazione in cui, suo malgrado, si ritrova Maria Piancaldini, 75 anni, di cui oltre 30 spesi nel suo appartamento, gestito da Casa Spa, in via della Casella.
È qui che poche settimane fa è arrivata una doccia fredda formato raccomandata. La richiesta: un avviso di decadimento del diritto all’alloggio popolare per aver superato la soglia Isee che le darebbe diritto a mantenerlo. Il limite superato è quello dei 36.151,98 euro. Per restare nell’alloggio invece il suo indicatore riferito al biennio precedente dovrebbe essere inferiore, come previsto dalla legge regionale del 2019. Ma come è possibile, visto che la 75enne, sola e senza figli, ha una pensione di appena 700 euro?
L’inghippo nasce con l’eredità lasciata dal padre, ex giardiniere comunale ricevuta nel 2007 ma che, contabilizzata dopo la legge del 2019, ha fatto sforare di poco la fascia dei 36mila euro di Isee. Il suo reddito però resta quello della pensioncina. Troppo poco per potersi permettere un nuovo affitto e riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena, soprattutto a 75 anni.
La donna, assistita dall’avvocato Leonardo Zagli con la collega Elisa Neri, ha presentato ricorso chiedendo una sospensiva che, al momento, non è arrivata. Conti alla mano, l’Isee della donna per i suoi legali, il prossimo anno potrebbe essere nuovamente inferiore alla soglia rossa.
Il risultato: trovarsi di nuovo in una situazione finanziaria di fragilità, ma senza un tetto sopra la testa o senza i fondi per permettersi un affitto. Lo spiraglio per lei è rappresentato dalla stessa legge regionale che fissa i paletti entro i quali il decadimento dell’alloggio diventa realtà. Con un’eccezione: il superamento temporaneo della soglia dovuto a ‘fattori episodici’.
Un esempio? L’arrivo del Tfr un’eredità. Il Comune, dal canto suo, afferma di fare ciò che la legge gli impone per non incorrere in omissione d’atti d’ufficio. Palazzo Vecchio promette la massima attenzione in questo come in tutti gli altri casi, da parte dell’Ufficio Casa a valutare tutti i parametri tassativamente previsti dalla legge prima di procedere all’approvazione dei procedimenti di decadenza.
cla.cap