Riemergono ancora le tracce della battaglia di San Michele a Torri.
Tracce piuttosto pericolose, visto che due giorni fa un cacciatore impegnato in una battuta al cinghiale è rimasto piuttosto incuriosito di vedere un ordigno della seconda guerra mondiale in bella mostra di sé in mezzo al bosco.
Si tratta di un proiettile da cannone inesploso, un 25 pollici di fabbricazione inglese, ancora con la spoletta sulla sommità. Un pezzo piuttosto pericoloso, visto che così com’è potrebbe ancora esplodere.
Il proiettile base di questo cannone durante la seconda guerra mondiale, quello definito ad alto potenziale, conteneva 800 grammi di esplosivo (prevalentemente TNT), capace di far deflagrare il metallo dell’ogiva frammentando in maniera devastante le schegge di metallo.
Sicuramente il colpo era stato sparato dai neozelandesi che avevano una batteria di questi cannoni sul fondo della vallata e tenevano sotto pressione i tedeschi nella zona di San Michele a Torri.
Il colpo ‘ha fatto cilecca’ ma la pericolosità resta intatta. La zona è stata transennata dai carabinieri della compagnia di Scandicci, chiamati dal cacciatore che ha effettuato il rinvenimento.
A breve arriveranno gli artificieri che prenderanno in carico l’ordigno e lo porteranno in qualche zona vicina per la distruzione.