REDAZIONE FIRENZE

Soldi per le mascherine anti Covid non prodotte: sequestro in un'azienda

I soldi erano stati erogati a un'azienda fiorentina per la "riconversione industriale per il contrasto al Covid-19"

Guardia di Finanza

Firenze, 24 maggio 2022 - Il comando provinciale della Guardia di Finanza e il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze hanno avviato la procedura di sequestro preventivo, su richiesta della procura della Repubblica, di una somma di 187  mila euro che lo Stato aveva erogato, a fondo perduto, ad un'azienda fiorentina per la "riconversione industriale per il contrasto al Covid-19".

L'incentivo, che appartiene al cosiddetto decreto 'Cura Italia', era stato introdotto nel 2020 durante l'emergenza Covid-19 ed era destinato alle imprese che intendessero avviare la riconversione di un'unità produttiva per la produzione e la fornitura, allo Stato e al mercato, delle mascherine. Le indagini della Guardia di Finanza di Firenze sono scaturite da un controllo dei presupposti che l'azienda avrebbe dovuto avere per ricevere il contributo economico in questione.

Sulla base degli elementi raccolti e secondo l'ipotesi d'accusa proposta dal giudice per le indagini preliminari, si ritiene che la società ispezionata, appartenente al settore della pelletteria, abbia beneficiato del contributo a fondo perduto senza aver effettivamente avviato la produzione delle mascherine nei tempi previsti e interrompendola prima dei due anni stabiliti dalla normativa di riferimento. L'azienda avrebbe inoltre utilizzato i macchinari acquistati con l'incentivo statale per la sua normale attività di produzione.

Le indagini si sono concluse con la segnalazione dell'amministratore dell'azienda alla procura di Firenze, per l'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché dell'impresa stessa per la responsabilità amministrativa di tale reato. La Guardia di Finanza ha infine sequestrato la somma del contributo economico, ritenendo che l'azienda lo abbia percepito indebitamente.